Il giovane attaccante dello Spezia ha caricato i difensori del Cagliari come un bisonte imbufalito mettendo in mostra una grande condizione fisica e trovando tre primati
Prestazione di gran livello quella offerta ieri sera da Roberto Piccoli contro il Cagliari. Il classe 2001 si è caricato sulle spalle il peso dell’attacco aquilotto e, nonostante la giovane età, ha offerto una prestazione da veterano in una gara dal peso specifico pesantissimo.
Fisicità e pressing forsennato sui portatori di palla avversari: il suo lavoro e il suo sacrificio sono stati evidenti e sotto gli occhi di tutti.
Ha “caricato” gli avversari in ogni frangente di gioco come un bisonte imbufalito. Un vero “Tatanka“, ossia il nome in lingua lakota del bisonte americano.
Un soprannome che nel gergo calcistico era già stato affibiato in passato a Dario Hubner, uno che di gol se ne intendeva capocannoniere in Serie A al pari di Trezeguet con 26 gol nella stagione 2001/2002.
Per Godin e Rugani vita dura
Ieri sera l’attaccante dello Spezia di fronte a sé non aveva proprio dei difensori qualunque. A marcarlo c’era un certo Godin per anni tra i migliori centrali difensivi a livello mondiale con la nazionale uruguayana, con l’Atletico Madrid e infine con l’Inter.
Insieme a lui anche l’italiano Rugani per anni in forza alla Juventus pluriscudettata.
Insomma davvero un bel banco di prova per il N°91 aquilotto, banco di prova pienamente superato. Tre conclusioni tentate e un gol pesantissimo di testa, un gol cercato e voluto con forza: palla angolatissima dove neanche il portiere della Nazionale Italiana Cragno ha potuto fare qualcosa.
Il bilancio maglia bianca parla finora di 18 partite, 5 gol e 2 assist tra campionato e Coppa Italia.
Tre primati in un sol colpo
Quarta rete in campionato, ma con un doppio primato. Prima segnatura tra le mura amiche e primo gol che porta punti alla squadra. In precedenza infatti Piccoli aveva segnato sempre in trasferta all’Inter, alla Roma e alla “sua” Atalanta, ma erano sempre arrivate sconfitte.
Un ulteriore primato per il ragazzone bergamasco: Piccoli è il miglior giocatore in Serie A come percentuale realizzativa con 4 reti su 11 conclusioni tentate.
Ieri al “Picco” il centravanti ha anche messo in mostra una condizione atletica e una voglia straripante. Forse è presto per dirlo, ma sembra un predestinato e infatti l’Atalanta nei prossimi anni ci punterà forte.
Ora però ce lo godiamo qui, ce lo godiamo in quello Spezia che nel rush finale di stagione per ottenere l’obbiettivo principale del suo campionato dovrà puntare forte anche su di lui.
A maggior ragione mentre Nzola, anche ieri apparso sottotono, riprenderà la giusta condizione.
