L’esterno difensivo ha parlato della sua vita privata, del futuro e della fidanzata Nerea
Salva Ferrer, terzino spagnolo dello Spezia, si è raccontato a La Nazione. Queste le sue parole:
Nerea. “Non sapevo che in una relazione ci si potesse amare così tanto.L’ho conosciuta un mese prima di entrare nella prima squadra del Gimnàstic (in Segunda Division, ndr), poi a gennaio il contratto, sei mesi dopo l’offerta dello Spezia ed il resto è storia recente. È il mio amuleto”.
Felicità. “Sarò felice quando avremo costruito la nostra famiglia, con i nostri figli, il nostro cane e la nostra casa. Guarderemo tutto quello che abbiamo creato insieme”.
Orgoglio spagnolo. “Di sentirmi così legato al mio paese natio, Sant Joan Samora e pure a Martorell, dove ho iniziato la mia carriera calcistica. Ovunque vada spiego come, soltanto cinque anni fa, fossi a giocare lì, nella settima categoria calcistica spagnola“
Calcio e Covid. “Ogni giocatore potrà dire come, con l’allungamento dello scorso campionato, non ci sia stata occasione di riposare. Le gambe non sono abituate a correre per due stagioni consecutive. E’ capitato a me, come ad altri, di avere degli infortuni”.
Tempo libero. “Fino a gennaio, sfruttando anche il periodo di chiusura per il covid, ho terminato il percorso di studi di Scienze infermieristiche. Era la strada intrapresa quando non sapevo ancora se il calcio sarebbe stato il mio lavoro, chissà che non la sarà quando avrò appeso gli scarpini al chiodo. Per concludere serve il tirocinio (che ora non posso fare) e la tesi. Ora invece, soprattutto guardo film e serie tv”.
L’ultimo pensiero della giornata. “Rifletto sull’allenamento o sulla partita, qualche palla o giocate sbagliate, ragionando su come migliorarle nell’occasione successiva. Poi, a chi ho nel cuore: Nerea e la mia famiglia“.