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Quella volta che “Padoin, Padoin, Padoin, con una gamba sola, Padoin al 90°!”

I precedenti in casa della Juventus sorridono allo Spezia. E nella Serie B 2006/2007 arrivò una vittoria che passò alla storia insieme alla telecronaca di Fabio Caressa

Fece una gran bella figura lo Spezia nella gara di andata con la Juventus a dispetto del risultato finale che recitò 4 – 1 in favore dei nove volte consecutivi Campioni d’Italia.

Era il primo confronto della storia in Serie A tra le due formazioni: bianconeri in vantaggio con Morata, domani quasi sicuramente assente come altri sei compagni, e ripresi dal pareggio di Pobega.

Si dovette alzare dalla panchina Cristiano Ronaldo per levare le castagne dal fuoco a Pirlo: doppietta del portoghese inframezzata dalla rete di Rabiot.

Un risultato troppo severe per i “bianchi” di Italiano che per un’ora giocarono alla pari.

Campionato di Prima Divisione

Quattro i precedenti nel campionato ancora chiamato di Prima Divisione tra il 1921 e il 1923.

A Torino nel ’21 terminò 2 – 2 con reti di Ferraris P., Rebecchi, Sereno e Rossetti II.

Al ritorno al “Picco” fu 1 – 1 e andarono in gol ancora Ferraris P. e Rossetti II.

La stagione successiva vi fu un pareggio a reti bianche a Torino.

Al ritorno lo Spezia si impose sul neutro di Casale Monferrato con gol di Amadesi.

La Serie B e l’illusione Confalone svanita nel finale

In serie cadetta sono invece due i precenti tra la squadra di Torino e lo Spezia nell’annata 2006/2007.

Al “Picco” finì 1 – 1 con vantaggio di Confalone e pareggio di Pavel Nedved.

Ma tu te lo ricordi Nicola Padoin in un torrido pomeriggio di giugno?

Clamorosa invece la gara di ritorno all’Olimpico di Torino con la Juventus già promossa in Serie A e lo Spezia che poteva solo vincere per agganciare i Play-Out cercando così di non retrocedere in Serie B.

La squadra di Antonio Soda fece un vero e proprio miracolo imponendosi per 2 – 3 al 90°.

Il vantaggio lo mise a segno il centrale difensivo Pecorari risolvendo un batti e ribatti in area e scagliando la palla alle spalle di un giovane Mirante.

Passano appena due minuti e Trezeguet fulmina dal cuore dell’area di rigore il portiere ospite Santoni: tutto da rifare.

Nella ripresa Guidetti, il solito Max, prende per mano i suoi. Lungo rilancio di Santoni che rimbalza al limite dell’area, il N°11 bianco per eccellenza non ci pensa due volte: pallonetto da leccarsi i baffi sull’uscita di Mirante e Spezia di nuovo in vantaggio.

Anche in questo caso immediato il pareggio juventino siglato in “tap-in” da Bianco dopo respinta di Santoni su precedente conclusione di Giovinco.

Lo Spezia non ci sta, sa che deve vincere e allora getta il cuore oltre l’ostacolo: Confalone ci riprova come all’andata, ma il palo esterno salva Mirante.

All’89° e 44″ c’è ancora lo zampino di Guidetti: recupero palla sulla trequarti ai danni di Bianco e sfera ceduta a Padoin, il centrocampista claudicante per un infortunio da quasi mezzora, scambia con Max e si presenta davanti a Mirante, lo supera lateralmente e scaraventa la palla all’incrocio dei pali.

E’ il gol che incastonerà nella storia la telecronaca di Caressa: “Padoin, Padoin, Padoin, con una gamba sola, al novantesimo, con una gamba sola, al novantesimo!

Ne sono sicuro, rileggendola avete sentito la voce di Caressa e vi è venuta la pelle d’oca.

In pieno recupero Santoni mura Bojinov ed ecco materializzarsi una storica vittoria.

L’Arezzo di un furibondo Antonio Conte vince a Treviso, ma non serve e lo Spezia va al Play-Out con l’Hellas Verona.

Altre due partite al cardiopalma e poi la salvezza e la permanenza in cadetteria.

Il sentimento che pervade la città in quello momento è di aver partecipato da protagonisti a un pezzo di storia calcistica delle Aquile.

Ecco, che lo spirito di Soda, Guidetti, Padoin e tutti quei ragazzi del 2006/2007 accompagni gli aquilotti domani sera allo “Stadium“: le imprese sono possibili, lo Spezia è lì a dimostrarlo!

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