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De Zerbi ritrova l’amuleto Berardi. Italiano fa…muro

Col mancino i neroverdi volano. Liguri “contro” le voci di vendita. L’articolo su La Gazzetta dello Sport

De Zerbi ritrova Domenico Berardi, Italiano potrebbe dover salutare Gabriele Volpi, l’imprenditore che acquistò a costo zero uno Spezia in crisi nel 2008, precipitato in serie D, portandolo fino alla Serie A. Uno è ovviamente un attaccante da cui – volenti o nolenti – il Sassuolo dipende; l’altro è il patròn che dopo dodici anni di lotta e di governo potrebbe vendere da un momento all’altro il suo Spezia agli americani. Potrebbe. «In questo momento la squadra è concentratissima sul campo – dice il tecnico dei liguri Vincenzo Italiano-: le vicende societarie le abbiamo lette sui giornali, ma non ci hanno toccato più di tanto. Per noi è tutto uguale a prima: lavoriamo con grande serenità».

Quanto pesa «Dome»

Ecco, proprio serenità ed Europa sono le parole-chiave di Sassuolo-Spezia. Roberto De Zerbi ritrova, dopo un mese, il suo mancino preferito, quel Domenico Berardi che incide marcatamente il destino dei neroverdi che vogliono presto rivedere posti da futuro europeo: con lui in campo, in questa stagione il Sassuolo ha una media-punti di 1,7; senza, di 1. Con lui abile e arruolato, 15 gare, 7 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte; senza, 5 partite, una sola vittoria, 2 pareggi e altrettante sconfitte. Il Sassuolo spremuto e spremente di inizio anno deve riaffiorare, perché poi – guarda caso, a proposito di Berardi – la truppa di De Zerbi non vince da 4 partite. «Berardi sta molto meglio, l’ho trovato bene – dice De Zerbi che ha abbondanza in attacco e che in difesa ritrova Chiriches dopo il Covid -: vediamo se giocherà dall’inizio o a gara in corso. Di sicuro non voglio rischiare. Lo Spezia? Dobbiamo pensare di affrontare una big, è squadra organizzata e con qualità».

Voci da panchina

A Italiano mancano Nzola e Piccoli: Galabinov sarà centravanti, lui che ha esordito in Serie A proprio contro i neroverdi nell’agosto 2017 (con la maglia del Genoa). Divise da 13 punti (31 il Sassuolo, 18 lo Spezia), le due squadre sono realtà che hanno saputo rubare gli occhi dal punto di vista dell’identità, del gioco, della proposizione intelligente. «Il Sassuolo è una realtà di questo campionato – dice il tecnico dello Spezia -. Complimenti alla società, all’allenatore, alla squadra: giocano un calcio bello da vedere, organizzatissimo, cercano sempre di fare la partita: proveremo a non farli ragionare, cercando di proporre quanto preparato. Se ci teniamo a raggiungere l’obiettivo, non solo a chiacchiere, lo dobbiamo fare anche durante le partite». Poi, occhio al sussurro, per ora rispettosamente tale: se l’anno prossimo De Zerbi (vincolato da un contratto annuale, come sempre) dovesse salutare Sassuolo, ecco che proprio Italiano sarebbe uno dei candidati alla successione. Voci di futuro, oggi inutili. Oggi conta tutto a partire dalle 15.

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