L’ex terzino dello Spezia ora alla Sampdoria ha ripercorso i suoi inizi calcistici: “Il dilettantissimo e la Serie D sono state palestre di vita!”
Quella di Tommaso Augello, punto di forza della corsia di sinistra della Sampdoria e grande ex di turno questa sera al picco contro lo Spezia, può essere annotata alla voce “favole” o “sogni realizzati“.
Il suo percorso è la dimostrazione che con determinazione, impegno e forza di volontà nulla è impossibile.
Tommaso ha infatti iniziato a giocare a calcio nel Cimiano Calcio e si è poi consacrato in Serie D nelle fila del Pontisola disputandovi tre stagioni da grande protagonista.
Nel 2013 ha partecipato ha fatto parte della Rappresentativa della Serie D partecipando da protagonista alla Juniores Cup, poi ha preso il volo verso il mondo dei professionisti. Prima la C con la Giana Erminio e poi la Serie B con lo Spezia. Ora è un titolare fisso della Sampdoria, ma non ha mai dimenticato da dove è partito: “ll dilettantismo è stata una palestra di vita” ha detto recentemente.
“Giocare nei dilettanti mi è servito molto. Quando giocavo in Serie D saltavo la rifinitura per andare a scuola e poi mi allenavo da solo il sabato pomeriggio. Mi mancano sette esami alla laurea. Questo e la Nazionale sono i miei prossimi obiettivi.“