Al Picco abbiamo ammirato l’ennesima prestazione stagione delle aquile ma qualcosa ancora manca. E domenica c’è l’Inter
Contro il Bologna, nella prima allo stadio Picco nel campionato di Serie A, doveva essere l’esame per certificare un altro step verso il procedimento di crescita. In parte avvenuto, ma sarebbe sbagliato una promozione a pieni voti. Qualche “materia” purtroppo va ancora rivista. Fino al doppio vantaggio è stato un buono Spezia poi qualcosa è andato storto, come successe al Tardini di Parma. Tutto sommato si poteva vincere ma allo stesso tempo Provedel ha evitato il tonfo che avrebbe sicuramente mandato in crisi la squadra. Ieri sera abbiamo apprezzato la costante crescita di Nzola e la conferma di alcuni elementi, Maggiore ed Estevez su tutti, e al rendimento costante di Gyasi.
Quindi? Squadra ancora una volta molto convincente, le prestazioni ci sono, salto di qualità rinviato a data da destinarsi. Lo ha candidamente ammesso lo stesso Vincenzo Italiano nel post partita: “Il lavoro sta dando i suoi frutti, ma dobbiamo imparare ad ammazzare le partite quando c’è l’opportunità. Siamo giovani e alla prima esperienza, alla prima disattenzione veniamo puniti. Ci manca ancora qualcosa”. Il pensiero onesto del tecnico sintetizza lo status attuale dello Spezia.
Cosa manca
Agli aquilotti mancano i quattro punti persi con Parma e Bologna, due partite che potevano essere tranquillamente vinte con maggiore determinazioni e convinzione. Quattro punti che avrebbero proiettato i ragazzi di Italiano a 15 punti, ovvero al decimo posto della classifica. Agli aquilotti, essenzialmente, mancano quei quattro punti perché, come scritto poco fa, le prestazioni ci sono e la squadra sviluppa in campo ciò che fa duramente la settimana. E’ bene poi ricordarsi che siamo una neo promossa in tutti i sensi.
Domenica si avvicina
La domenica per lo Spezia si avvicina e questo vuol dire Inter con una partita ad alto livello e coefficiente di difficoltà. Contro la formazione di Conte domenica sarà una vera e propria battaglia, una delle tante che questo primo campionato in Serie A riserva alla truppa spezzina. Una vittoria sarebbe un sogno, attenzione non è vietato sognare, specie nel gioco del calcio dove a volte capita di vedere Davide battere Golia. Un pareggio sarebbe manna, mentre una sconfitta non significherebbe la fine del nostro campionato. Infondo le partite da vincere sono altre, non queste. Restiamo positivi.
