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Messias fa venire il mal di testa a Terzi e Chabot, Sala apre un buco sulla destra

E’ uno Spezia lontano parente di quello delle prime 10 partite: si salvano solo Diego Farias e Maggiore. Piccoli ha colpi, ma è acerbo. Agudelo fumoso, Pobega non incide mai

PROVEDEL 6: Non ha davvero particolari colpe sui gol, ma ne incassa comunque quattro da una squadra che non segnava da quattro giornate e aveva il peggior attacco della Serie A. E pensare che se non ci fosse stato lui potevano essere benissimo di più. Ad inizio ripresa nega a Messias, momentaneamente, la doppietta quando il brasiliano gli si para davanti dopo essersi infilato tra Chabot e Terzi, in seguito dice di no a Molina che aveva rubato palla a Chabot presentatosi al tiro dal cuore dell’area, nel finale dice di no anche al neo entrato Vulic.

SALVA FERRER 6: Fa il suo sulla destra, spinge quando può e difende con ordine. Ammonito, viene sostituito all’intervallo. Una sostituzione che peserà tantissimo e non si può giustificare con la sola ammonizione presa. (46° SALA 4: Un buco enorme si apre sulla destra con il suo ingresso in campo. Una voragine in cui prima si infila Reca che lo mette a sedere e incrocia il gol del 2-1 e alla fine anche Junior Messias per la doppietta personale e 4 – 1 finale. Entra anche nella terza rete del Crotone tenendo in gioco i padroni di casa quando tutti i difensori erano saliti. Considerando che la prima rete gli “Squali” l’hanno siglata nella prima frazione…non benissimo.)

TERZI 5: Partita di sofferenza la sua fin dai primi minuti di gioco. Junior Messias ha un altro passo e lo si capisce dalla prima azione importante quando invece di uscire lo prova ad accompagnare. Il brasiliano arma il sinistro e porta in vantaggio i suoi.

CHABOT 5: Alterna cose buone a dimenticanze incomprensibili. Forse l’ammonizione dopo 2′ minuti di gioco lo condiziona. Alla distanza Junior Messias diventa un incubo anche per lui. Nel primo tempo era riuscito a limitare il brasiliano con un paio di chiusura come quella dopo l’errore in impostazione di Ricci, nella ripresa si fa travolgere come tutti i compagni.

BASTONI 5,5: Meno propositivo del solito sulla sua corsia. Nel primo tempo, quando la squadra gira, ci prova spesso. Nella ripresa ha il suo bel daffare per contenere gli avversari che gli scappano nettamente nell’azione del terzo gol rossoblu, anche perchè Sala tiene tutti in gioco. (82° MARCHIZZA S.V.: Non ha tempo di mettersi in mostra se non per battere un calcio d’angolo.)

ESTEVEZ 6: Come sempre uno degli ultimi a mollare. Fa la guerra su tutti i palloni e prova anche a rendersi pericoloso per riaprire la partita, ma Cordaz para.

RICCI 5,5: Che non sia una giornata come le altre lo si intuisce quando il playmaker bianco sbaglia un facile appoggio favorendo la ripartenza di Reca al 36°. Prima la sua regia aveva illuminato il gioco bianco, da lì in poi si perde nel marasma generale.

POBEGA 5: Rientra dall’infortunio e, probabilmente, non è ancora pronto. In oltre un’ora di gioco si ricorda solo un sinistro sull’esterno della rete in un’azione che poteva essere sfruttata sicuramente meglio. (59° MAGGIORE 6,5: Entra nel momento peggiore della partita quando il Crotone ha appena siglato il 3 – 1 e i suoi hanno il morale sotto i tacchetti, ma è l’unico a provare a fare qualcosa. Prima con un’azione personale dopo aver sradicato un pallone a centrocampo e concludendo con un mancino che esce di un niente a fil di palo, poi recupera un altro pallone, lo porta al limite e lo cede a Farias che manda al tiro Estévez. Infine in pieno recupero, salta un uomo, entra in area e mette in mezzo trovando un calcio d’angolo. Forse era meglio farlo partire titolare?)

AGUDELO 5: Italiano lo lancia da titolare, ma l’impressione rimane la stessa di quando entra a gara in corso. Non riesce a concretizzare e rendersi realmente pericoloso. Risulta abbastanza fumoso come nelle precedenti circostanze. Si nota soltanto per un assist a Piccoli nella prima frazione. (59° GYASI 5: Il suo ingresso non cambia l’inerzia della gara)

PICCOLI 5: Ha degli ottimi colpi nelle sue corde, vedi conclusione nel primo tempo su cui Cordaz deve superarsi in uscita bassa dopo che ha saltato con un dribbling due avversari, ma è ancora molto acerbo. Nell’arco dei 90′ minuti fa poco e fa rimpiangere l’assenza di Nzola che pesa tantissimo sull’economia del gioco dello Spezia. Spesso sbaglia il primo controllo sul pallone quando questo gli viene servito dai compagni perdendo così, di fatto, un tempo di gioco.

DIEGO FARIAS 6,5: Opportunista al massimo nel rubare il pallone e scaraventarlo alle spalle di Cordaz per il momentaneo pareggio. Ci riprova in chiusura di primo tempo facendosi tutto il campo palla al piede, accentrandosi e scaricando un destro potente che Cordaz deve disinnescare in due tempi. Manda al tiro Pobega che spreca con un sinistro sull’esterno della rete. Nella ripresa si perde un po’, anche perchè non gli arrivano più i giusti rifornimenti, ma appena può dialogare con un compagno (Maggiore) manda al tiro Estévez fornendogli un bell’assist. (82° VERDE S.V.: Al rientro da un infortunio non ha neanche un pallone buono per mettersi in mostra).

ITALIANO 5: Per la prima volta non si può ammirare il solito gioco avvolgente e offensivo dello Spezia. Le assenze come quella di Nzola pesano, ma a far riflettere sono i quattro gol subiti dalla squadra con il peggior attacco della Serie A e che per giunta arrivava da quattro partite senza segnare una rete. Non convice affatto il cambio Salva Ferrer – Sala: non basta l’ammonizione a giustificare il cambio. Nella ripresa anche il palleggio, la brillantezza e la fuidità della sua squadra peggiora drasticamente. Il solo Maggiore prova a trascinare i suoi dopo il doppio svantaggio incassato.

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