Non sono moltissimi i calciatori, allenatori o dirigenti che sono transitati in entrambi i club. Ma alcuni sono molto significativi
Per quasi tutta la rispettiva storia, Atalanta e Spezia hanno militato in categorie diverse, a volte molto distanti l’una dall’altra, e per questo motivo non è elevato il numero di personaggi transitati in entrambi in club. Però, analizzandone alcuni, si può tranquillamente affermare pochi, ma buoni.
ALLENATORI. Andando molto indietro nel tempo, va ricordato il tecnico Ottavio Barbieri che nel 1937 portò l’Atalanta in Serie A e poi vinse lo scudetto con lo Spezia durante la seconda guerra mondiale (1944). In epoca più recente invece c’è Andrea Mandorlini, protagonista a Spezia prima e successivamente promosso con l’Atalanta dalla B alla A, mentre qualche anno addietro compare il nome di Nedo Sonetti.
GIOCATORI E MIX. Fra i tanti c’è Fabio Gallo, ex centrocampista dell’Atalanta e allenatore dello Spezia, così come Valter Bonacina (ex capitano della Dea e tecnico della Primavera spezzina nella scorsa stagione) ,con Roberto Bordin, Cristiano Piccini, Marcello Grassi, Nicola Mingazzini, Stefano Sottili e Luigino Vallongo fra gli altri.
BUONI RAPPORTI. Negli ultimi anni i due club hanno stretto un ottimo rapporto, come testimoniano i diversi giocatori prestati dall’Atalanta allo Spezia nelle ultime due stagioni: Kovalenko, Colley, Reca, Mattiello, Piccoli e Pessina. In aggiunta c’è Jacopo Sala che però ha percorso un tragitto diverso: plasmato nella Dea, ha fatto le sue esperienze e poi si è accasato allo Spezia.
I DIRIGENTI. Non è da escludere poi che il legame instaurato nelle ultime stagioni sia dovuto alla presenza del direttore generale Umberto Marino (che prima di arrivare all’Atalanta aveva lo stesso ruolo allo Spezia) oppure chissà che non arrivi dallo stesso Luca Percassi, che nel suo passato da calciatore ha vestito la maglia dello Spezia.
