Nell’edizione odierna de Il Secolo XIX trovano spazio le dichiarazioni del procuratore Stefano Antonelli. Quest’ultimo, facente parte dell’agenzia Football Service, ha curato il passaggio del giovane centrocampista Halid Djankpata dall’Everton allo Spezia, avvenuto nelle ultime ore della sessione estiva del calciomercato.

Ecco le parole di Antonelli:

LA SEGNALAZIONE – “Abbiamo avuto più di un anno fa la segnalazione da Udogie: “Seguitelo” ci aveva detto. Lo abbiamo fatto. Siamo andati a vederlo in gare internazionali Under 21 contro Benfica, Monaco e West Ham. Poi negli allenamenti, assidui, con la prima squadra. Quando l’hanno chiamato in nazionale under italiana, eravamo per nulla sorpresi”.

LA TRATTATIVA CON L’EVERTON – “Abbiamo parlato con l’Everton, che ha rifiutato alcune offerte italiane. Melissano, che è un ottimo dirigente e che ha una grande conoscenza di questi profili, è entrato dentro nel momento giusto, con le mosse giuste. Così ha chiuso. Ora ci vuole solo pazienza. Gli inglesi hanno quello che dovevano, anche loro un investimento. Ma hanno anche capito che la costruzione del ragazzo è migliore in Italia, indubbio”.

CONTROESODO – “Un controesodo, tanti che scappano dall’Italia per andare in Inghilterra o all’estero? Ne ho visti in quantità industriali tornare a casa, nessuno far bene. Scamacca stesso, in Olanda ha imparato meno che da noi”.

AFFARE IMPORTANTE – “È un affare importante, anche perché ci sono aspetti positivi già consolidati: il ragazzo parla italiano perfettamente, si alimenta con una dieta italiana, avendo vissuto a Lecco con la famiglia. Si è trasferito a Manchester da ragazzino e ha fatto lì la scuola calcio, per poi passare all’Everton. Ha quindi esperienze diverse”.

LA SCELTA – “E’ nel club giusto. Basta vedere come l’area tecnica e il mister sta gestendo due giovani di futuro come Pio Esposito e Candelari, che ha caratteristiche notevoli e che verrà fuori”.