L’autorete di Wisniewski indirizza la partita, ma nella ripresa lo Spezia si scioglie con marchiani errori difensivi. Mai pericolosi davanti: primo tiro in porta al 57° da parte di Nikolaou. Un disastro che compromette tutto e di cui tutti sono responsabili a cominciare da mister Semplici. Ora ci si riduce a tifare l’Empoli perché l’ultima gara con la Roma non diventi mesta passerella
Un disastro, non annunciato, ma sicuramente un disastro. La gara di oggi segna in maniera netta il cammino dello Spezia in questo campionato con un Torino che dopo aver trovato il vantaggio per un’autorete di Wisniewski passeggia nella ripresa, ma riesce comunque a siglare altre tre reti con un parziale definitivo pesantissimo che recita 0-4 in favore dei granata di Juric.
Quattro gol e due pali degli ospiti in quella che doveva essere anche secondo Semplici la gara da “vita o morte” per le sue Aquile. Quella che avrebbe dovuto fare la differenza visto che “lo Spezia ha tutto nelle sue mani” recitava il tecnico aquilotto fino a pochi minuti prima dell’inizio della sfida del “Picco“.
Lo Spezia fino a quando c’è Ampadu in campo regge, anche aiutato da due clamorosi legni, se si esclude l’episodio dell’autorete. Il problema è che a livello offensivo crea pochissimo con il primo tiro nello specchio della porta che arriverà al 57° a opera di un difensore come Nikolaou. In una partita che doveva essere “vita o morte” è veramente troppo, troppo poco. E su questo Semplici doveva riflettere e invece insiste affiancando il “solito” Gyasi a Nzola con il risultato di isolare il centravanti franco-angolano preda dei tre centrali di Juric. Il N°18 si sbatte, combatte lotta, trova un colpo di testa, troverebbe anche un rigore e un gol, ma il VAR invalida tutti e due. Si doveva ragionare diversamente, si doveva fare qualcosa di diverso a livello offensivo magari con Agudelo o Verde, o entrambi, dal 1° minuto.
Venendo alla difesa gli errori sui tre gol della ripresa sono marchiani e sicuramente evitabili. L’uscita di Ampadu sconvolge i piani, ma Semplici poteva inventarsi qualcosa di diverso. Con la difesa a quattro Wisniewski e e Nikolaou perdono tutte le misure e i granata si infilano come un coltello caldo in un panetto di burro.
Ora bisogna solo sperare in un Empoli già salvo e sazio dai quattro gol realizzati alla Juventus lunedì scorso. Sperare negli altri perché la gara con la Roma all’Olimpico non diventi solo mesta passerella. Troppo poco, troppo brutto per essere vero!
FORMAZIONI
Mister Semplici recupera Amian e lo inserisce al posto di Shomurodov con Gyasi che torna partner d’attacco di Nzola, oggi alla 100° presenza assoluta in maglia bianca, per il resto formazione confermata. Per la panchina recuperati almeno Bastoni, Caldara, Sala e Maldini. Sempre indisponibili Joao Moutinho, Holm e Beck.
Formazione tipo per il Torino con Sanabria terminale offensivo e alle sue spalle il duo Miranchuk-Vlasic.
CRONACA
Parte forte il Torino che al 13°, sugli sviluppi di un angolo respinto da Wisniewski, colpisce una clamorosa traversa con un tiro dal limite di Miranchuk che, deviato da Ampadu, si stampa sul legno a Dragowski battuto. Brividi per lo Spezia. La risposta delle Aquile al 22° su punizione dal limite conquistata da Nzola, ma Esposito alza un po’ troppo la mira del suo piazzato. Due minuti dopo la partita si sblocca sugli sviluppi di un angolo del Torino: palla “spizzata” da Bourabia, ci arriva Singo che conclude, palla che rimbalza su Wisniewski e si insacca beffardamente in rete per il vantaggio del Torino. Incredibile quello che succede al 35° con Guida che assegna prima un calcio di rigore allo Spezia per un netto fallo di Buongiorno su Nzola, ma poi al VAR nega il penalty alle Aquile per un fallo di mano di Gyasi sul nascere dell’azione. Dopo 4′ minuti di recupero si va negli spogliatoi con il minimo vantaggio dei granata di Juric. Spezia che, in pratica, nella prima frazione non ha mai tirato in porta!
Semplici non è contento e all’intervallo cambia Bourabia con Agudelo e Ekdal con Zurkowski, ma la prima azione al 46° è un cambio gioco di Vlasic che serve Vojvoda che si aggiusta il pallone e conclude dal limite colpendo il secondo clamoroso legno del Torino a Dragowski battuto! Risponde subito lo Spezia con Agudelo che al limite dell’area di rigore salta due uomini, penetra in area, ma viene anticipato da Milinkovic-Savic sul più bello. Al 57° gran sinistro dal limite di Nikolaou che impegna in tuffo Milinkovic-Savic con il portiere serbo che respinge: in pratica si tratta del primo tiro nello specchio della porta da parte dello Spezia. Al 65° Ampadu, toccato duro, chiede il cambio sostituito da Verde con lo Spezia che passa al 4-3-3. Basta un minuto al N°10 dello Spezia per farsi vedere: sinistro a giro dal limite cercando l’incrocio dei pali che esce di pochissimo a Milinkovic-Savic battuto. Al 72° buco difensivo centrale dello Spezia con Vlasic che assiste Ricci per il quale è un gioco da ragazzi scaricare alle spalle dell’impotente Dragowski. Lo Spezia non c’è più e quattro minuti dopo con un’azione similare il Torino chiude ogni discorso: pallone di Ricci in mezzo, buco della difesa e Ilic insacca. Segue un gol annullato a Sanabria per evidente fallo commesso su Nikolaou. All’81° traversone di Reca per la testa di Nzola: palla alta sopra la traversa. Poco dopo gol di Nzola su assist di Bastoni, ma ancora il VAR annulla per un presunto precedente fuorigioco di un calciatore aquilotto. In pieno recupero arriva anche il poker granata sfruttando il terzo marchiano errore difensivo difensivo di giornata con l’assist di Sanabria che taglia in due la retrguardia aquilotta e Karamoh che incrocia superando Dragowski.
TABELLINO
SPEZIA-TORINO 0-4
Marcatori: 24° aut. Wisniewski (S), 72° Ricci (T), 76° Ilic (T), 96° Karamoh (T)
Note: ammoniti Ekdal (S) e Nzola (S), calci d’angolo 5-2, recuperi 4′ e 6′
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Wisniewski, Ampadu (65° Verde), Nikolaou; Amian, Bourabia (46° Agudelo), Esposito, Ekdal (46° Zurkowski) Reca; Gyasi (80° Bastoni), Nzola. All. Semplici.
A disp.: Zoet, Marchetti, Caldara, Ferrer, Bastoni, Sala, Kovalenko, Cipot, Maldini, Shomurodov, Krollis.
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs (67° Djidji), Buongiorno, Rodriguez; Singo (87° Ola Aina), Ricci, Ilic (87° Linetty), Vojvoda; Miranchuk (87° Karamoh), Vlasic; Sanabria. All. Juric
A disp.: Fiorenza, Gemello, Gravillon, Zima, Bayeye, Vieira, Adopo, Gineitis, Pellegri, Seck.
Arbitro: Guida
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Troppo brutti per essere veri: il Toro “passeggia” al Picco e lo Spezia vede il baratro
L’autorete di Wisniewski indirizza la partita, ma nella ripresa lo Spezia si scioglie con marchiani errori difensivi. Mai pericolosi davanti: primo tiro in porta al 57° da parte di Nikolaou. Un disastro che compromette tutto e di cui tutti sono responsabili a cominciare da mister Semplici. Ora ci si riduce a tifare l’Empoli perché l’ultima gara con la Roma non diventi mesta passerella
Un disastro, non annunciato, ma sicuramente un disastro. La gara di oggi segna in maniera netta il cammino dello Spezia in questo campionato con un Torino che dopo aver trovato il vantaggio per un’autorete di Wisniewski passeggia nella ripresa, ma riesce comunque a siglare altre tre reti con un parziale definitivo pesantissimo che recita 0-4 in favore dei granata di Juric.
Quattro gol e due pali degli ospiti in quella che doveva essere anche secondo Semplici la gara da “vita o morte” per le sue Aquile. Quella che avrebbe dovuto fare la differenza visto che “lo Spezia ha tutto nelle sue mani” recitava il tecnico aquilotto fino a pochi minuti prima dell’inizio della sfida del “Picco“.
Lo Spezia fino a quando c’è Ampadu in campo regge, anche aiutato da due clamorosi legni, se si esclude l’episodio dell’autorete. Il problema è che a livello offensivo crea pochissimo con il primo tiro nello specchio della porta che arriverà al 57° a opera di un difensore come Nikolaou. In una partita che doveva essere “vita o morte” è veramente troppo, troppo poco. E su questo Semplici doveva riflettere e invece insiste affiancando il “solito” Gyasi a Nzola con il risultato di isolare il centravanti franco-angolano preda dei tre centrali di Juric. Il N°18 si sbatte, combatte lotta, trova un colpo di testa, troverebbe anche un rigore e un gol, ma il VAR invalida tutti e due. Si doveva ragionare diversamente, si doveva fare qualcosa di diverso a livello offensivo magari con Agudelo o Verde, o entrambi, dal 1° minuto.
Venendo alla difesa gli errori sui tre gol della ripresa sono marchiani e sicuramente evitabili. L’uscita di Ampadu sconvolge i piani, ma Semplici poteva inventarsi qualcosa di diverso. Con la difesa a quattro Wisniewski e e Nikolaou perdono tutte le misure e i granata si infilano come un coltello caldo in un panetto di burro.
Ora bisogna solo sperare in un Empoli già salvo e sazio dai quattro gol realizzati alla Juventus lunedì scorso. Sperare negli altri perché la gara con la Roma all’Olimpico non diventi solo mesta passerella. Troppo poco, troppo brutto per essere vero!
FORMAZIONI
Mister Semplici recupera Amian e lo inserisce al posto di Shomurodov con Gyasi che torna partner d’attacco di Nzola, oggi alla 100° presenza assoluta in maglia bianca, per il resto formazione confermata. Per la panchina recuperati almeno Bastoni, Caldara, Sala e Maldini. Sempre indisponibili Joao Moutinho, Holm e Beck.
Formazione tipo per il Torino con Sanabria terminale offensivo e alle sue spalle il duo Miranchuk-Vlasic.
CRONACA
Parte forte il Torino che al 13°, sugli sviluppi di un angolo respinto da Wisniewski, colpisce una clamorosa traversa con un tiro dal limite di Miranchuk che, deviato da Ampadu, si stampa sul legno a Dragowski battuto. Brividi per lo Spezia. La risposta delle Aquile al 22° su punizione dal limite conquistata da Nzola, ma Esposito alza un po’ troppo la mira del suo piazzato. Due minuti dopo la partita si sblocca sugli sviluppi di un angolo del Torino: palla “spizzata” da Bourabia, ci arriva Singo che conclude, palla che rimbalza su Wisniewski e si insacca beffardamente in rete per il vantaggio del Torino. Incredibile quello che succede al 35° con Guida che assegna prima un calcio di rigore allo Spezia per un netto fallo di Buongiorno su Nzola, ma poi al VAR nega il penalty alle Aquile per un fallo di mano di Gyasi sul nascere dell’azione. Dopo 4′ minuti di recupero si va negli spogliatoi con il minimo vantaggio dei granata di Juric. Spezia che, in pratica, nella prima frazione non ha mai tirato in porta!
Semplici non è contento e all’intervallo cambia Bourabia con Agudelo e Ekdal con Zurkowski, ma la prima azione al 46° è un cambio gioco di Vlasic che serve Vojvoda che si aggiusta il pallone e conclude dal limite colpendo il secondo clamoroso legno del Torino a Dragowski battuto! Risponde subito lo Spezia con Agudelo che al limite dell’area di rigore salta due uomini, penetra in area, ma viene anticipato da Milinkovic-Savic sul più bello. Al 57° gran sinistro dal limite di Nikolaou che impegna in tuffo Milinkovic-Savic con il portiere serbo che respinge: in pratica si tratta del primo tiro nello specchio della porta da parte dello Spezia. Al 65° Ampadu, toccato duro, chiede il cambio sostituito da Verde con lo Spezia che passa al 4-3-3. Basta un minuto al N°10 dello Spezia per farsi vedere: sinistro a giro dal limite cercando l’incrocio dei pali che esce di pochissimo a Milinkovic-Savic battuto. Al 72° buco difensivo centrale dello Spezia con Vlasic che assiste Ricci per il quale è un gioco da ragazzi scaricare alle spalle dell’impotente Dragowski. Lo Spezia non c’è più e quattro minuti dopo con un’azione similare il Torino chiude ogni discorso: pallone di Ricci in mezzo, buco della difesa e Ilic insacca. Segue un gol annullato a Sanabria per evidente fallo commesso su Nikolaou. All’81° traversone di Reca per la testa di Nzola: palla alta sopra la traversa. Poco dopo gol di Nzola su assist di Bastoni, ma ancora il VAR annulla per un presunto precedente fuorigioco di un calciatore aquilotto. In pieno recupero arriva anche il poker granata sfruttando il terzo marchiano errore difensivo difensivo di giornata con l’assist di Sanabria che taglia in due la retrguardia aquilotta e Karamoh che incrocia superando Dragowski.
TABELLINO
SPEZIA-TORINO 0-4
Marcatori: 24° aut. Wisniewski (S), 72° Ricci (T), 76° Ilic (T), 96° Karamoh (T)
Note: ammoniti Ekdal (S) e Nzola (S), calci d’angolo 5-2, recuperi 4′ e 6′
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Wisniewski, Ampadu (65° Verde), Nikolaou; Amian, Bourabia (46° Agudelo), Esposito, Ekdal (46° Zurkowski) Reca; Gyasi (80° Bastoni), Nzola. All. Semplici.
A disp.: Zoet, Marchetti, Caldara, Ferrer, Bastoni, Sala, Kovalenko, Cipot, Maldini, Shomurodov, Krollis.
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs (67° Djidji), Buongiorno, Rodriguez; Singo (87° Ola Aina), Ricci, Ilic (87° Linetty), Vojvoda; Miranchuk (87° Karamoh), Vlasic; Sanabria. All. Juric
A disp.: Fiorenza, Gemello, Gravillon, Zima, Bayeye, Vieira, Adopo, Gineitis, Pellegri, Seck.
Arbitro: Guida
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