Lo Spezia guarda, anche, al futuro e pensa a un nome di peso per il proprio settore scouting. Secondo qaunto riportato dai colleghi de Il Secolo XIX il Club di via Melara avrebbe messo gli occhi su Federico Cavola, 51enne romano con un passato da calciatore e una solida carriera da osservatore. Cavola è attualmente in uscita dall’Inter, dove ha lavorato per quasi cinque anni con ottimi risultati, facendo parte di un team che ha contribuito a segnalare giocatori di alto livello alla dirigenza nerazzurra.

Il profilo di Cavola è particolarmente apprezzato per la lunga esperienza maturata nel calcio italiano, non solo all’Inter ma anche al Lecce, dove ha collaborato con Mauro Meluso, ex direttore dello Spezia e proprio con Melissano, attuale D.s. aquilotto, tra il 2016 e il 2020 e quindi figura ben conosciuta dal dirigente spezzino. Un bagaglio tecnico che lo ha reso uno degli scout più noti a livello nazionale, all’interno di una squadra composta da figure di spicco come Beppe Baresi, Leonardo Simoni, Damiano Moscardi, Simone Canovi e altri ancora.

L’interesse dello Spezia si inserisce in un contesto di transizione interna, legato alla possibile scadenza, a novembre, del contratto di Oliver Waldron, attuale capo degli osservatori. Waldron era stato voluto da Eduardo Macia e rappresenta una delle ultime figure della precedente gestione tecnica, che ha visto il ridimensionamento del settore giovanile sotto l’egida americana dei Platek.

Con un comparto giovanile da ricostruire e l’esigenza di rafforzare lo scouting, l’eventuale arrivo di Cavola costituirebbe un segnale forte di rilancio. Tuttavia, l’ultima parola spetterà alla nuova proprietà americana, che dovrà approvare l’operazione. L’ingresso di Cavola sarebbe funzionale non solo alla prima squadra, ma anche alla riorganizzazione dell’intero vivaio, rimasto indietro per scelte economiche del passato.