La favola dello spezzino Ranieri: dal ‘Tanca” all’Italia dell’ex aquilotto Luciano Spalletti

Dal Canaletto Sepor al debutto in azzurro: la lunga scalata del difensore spezzino che ha conquistato Spalletti

Era il 3 agosto 2019 quando un giovane Luca Ranieri faceva il suo debutto con la Prima Squadra della Fiorentina, in un’amichevole estiva contro il Livorno al “Picchi”. Quel giorno afoso, mitigato solo dalla brezza marina, segnava l’inizio di una strada lunga e non sempre semplice, ma percorsa con determinazione e sacrificio dal ragazzo spezzino.

Cinque anni dopo, Ranieri è diventato capitano della Fiorentina e ha ricevuto la sua prima convocazione nella Nazionale maggiore, chiamato da Luciano Spalletti per sostituire l’infortunato Buongiorno. Sarà a disposizione per l’esordio dell’Italia nel girone di qualificazione ai Mondiali, contro la Norvegia. Un traguardo raggiunto dopo la migliore stagione della sua carriera, disputata con continuità e carattere, dopo anni passati tra panchine e valigie pronte.

Il percorso non è stato lineare. Dopo l’esordio con Montella, Ranieri è passato per Ascoli, SPAL e Salernitana, accumulando esperienza e minuti. Il suo valore è emerso con forza solo più tardi, quando è riuscito a imporsi con personalità anche sotto la guida di un ex aquilotto come Vincenzo Italiano, inizialmente restio a concedergli spazio. Ma la costanza e la maturazione hanno trasformato quel difensore ancora acerbo in un punto fermo della retroguardia viola.

La notizia della convocazione in azzurro è stata accolta con orgoglio nella sua città natale, La Spezia, e in particolare all’USD Canaletto Sepor, la società che per prima ha creduto in lui. Nei Giovanissimi Regionali canarini Ranieri si mise in mostra accanto a un altro talento spezzino, Giulio Maggiore, poi diventato simbolo dello Spezia. Proprio da lì iniziò la sua ascesa: la Fiorentina lo acquistò e lo inserì nei suoi Allievi Nazionali, allenati da Agostino Iacobelli. In quella stagione arrivarono anche le prime due convocazioni in Under 16, agli ordini di Daniele Zoratto.

Il passo successivo fu l’Under 21, dove debuttò contro la Moldavia con altri due spezzini doc: Nicolò Zaniolo, poi ritrovato come compagno di squadra a Firenze, e lo stesso Maggiore. Tre ragazzi partiti dallo stesso vivaio, oggi tutti arrivati a vestire maglie importanti. Un motivo d’orgoglio per il settore giovanile “canarino”, che continua a coltivare sogni reali per tanti giovani spezzini.

Luca Ranieri, classe 1999, è oggi il simbolo di una carriera costruita a piccoli passi ma con un’identità forte, fatta di lavoro silenzioso, spirito di sacrificio e ambizione mai nascosta. E il debutto in Nazionale rappresenta solo un altro punto di partenza per un calciatore che non ha mai smesso di credere in sé stesso.

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