Non solo tifosi dalla Scozia (LEGGI QUI) e da Lione (LEGGI QUI) per le Aquile, anche a Marsiglia (città del tifo più caldo di Francia con gli Ultras dell’Olympique Marsiglia, Ndr) c’è un cuore aquilotto che batte da tanto tempo.
E’ quello del transalpino Guillaume Gidde che da vent’anni guida da Marsiglia alla Spezia per sedersi allo stadio Alberto Picco a vedere e sostenere la squadra del suo cuore, quella con la maglia bianca e l’Aquila sul petto. “Vengo allo stadio almeno otto volte all’anno” – ci confida in esclusiva.
Ma come nasce questo amore per lo Spezia in un ragazzo di Marsiglia? E’ lui stesso a raccontarci le origini della sua passione aquilotta: “Sono venuto a La Spezia per la prima volta a 18 anni per incontrare la famiglia tra cui mio cugino. Un giorno proprio mio cugino mi ha suggerito di andare alla partita dello Spezia per la Coppa Italia. Ho accettato l’invito e ho seguito il match dalla Curva Ferrovia: nonostante una sconfitta mi sono trovato molto bene allo stadio con un clima familiare di tifo caloroso, veri appassionati che ti accolgono con piacere e sorridono come se ti conoscessero da tempo, una mentalità diversa dalla Francia dove ero, all’epoca, abbonato a Marsiglia”
Il tifo che porta anche a conoscere la città e a formare nuove e durature amicizie: “La Spezia è una città a misura d’uomo dove devo confessare di trovarmi benissimo. Qui ho una parte della mia famiglia a cui voglio molto bene. C’è mia cugina Sara e la sua famiglia e mio zio Amerigo. Tutti parenti da parte di mia madre.” – una fede calcistica nello Spezia che lo ha portato anche a fare nuove amicizie nel nome del tifo aquilotto – “In particolare c’è un amico come Simone Fregosi, da tempo abbonato in Curva Ferrovia, che mi ha aiuto a prendere il mio primo biglietto per una gara allo stadio Picco. Ma ho conosciuto anche Massimo Lombardi del club Orgoglio Spezzino.”
Come sceglie che gare vedere? “Scelgo sempre partite in casa per sostenere questa società che ormai è parte del mio cuore. Vengono una volta ogni due mesi e mi fermo quattro giorni per seguire gli allenamenti e poi la partita. Non mi perdo nessuna partita dello Spezia se sono presente in città.”
Ricorda poi l’ultima partita a cui ha assistito al “Picco“: “L’ultima partita è stata quella contro il Palermo, avevo preso un biglietto per il “Palco Hospitality” che mi ha permesso di visitare questa anche la magnifica tribuna intitolata ai Campioni dello Scudetto vinto dallo Spezia nel 1944.”
Un amore viscerale che ha fatto nascere anche una particolare collezione per Gui – “E sì, ho una piccola collezione di maglie dedicate esclusivamente allo Spezia.”
I ricordi corrono poi alla scorsa stagione: “E’ stato difficile trovare la salvezza, ma quando mister Luca D’Angelo e i ragazzi hanno trovato la quadra tutto è andato per il verso giusto.” – e poi ancora su questa annata chiusa al terzo posto in classifica – “Bravissimo ancora D’Angelo e i giocatori che hanno trovato i giusti meccanismi dando il meglio di sé in questa magnifica stagione per le Aquile. Devo dire che per me il campionato di Serie B è più bello e difficile anche rispetto alla Ligue 1 dove seguivo il Marsiglia.“