È ufficiale: tutte le partite di calcio programmate per sabato 26 aprile sono sospese. Lo ha annunciato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, chiarendo l’applicazione del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. La decisione, presa dal Consiglio dei Ministri, riguarda il solo sabato, mentre le gare in programma venerdì 25 e domenica 27 aprile si disputeranno regolarmente.
Cinque partite rinviate tra Serie A e Serie B
Il provvedimento colpisce in particolare tre incontri di alto profilo:
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Como-Genoa
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Inter-Roma.
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Lazio-Parma
- Sudtirol-Juve Stabia
- Catanzaro-Palermo
Tutte e cinque le gare saranno rinviate a data da destinarsi, che verrà comunicata dalla Lega nei prossimi giorni, in coordinamento con le altre competizioni e gli impegni UEFA.
Lo Spezia sarà quindi regolarmente in campo venerdì 25 aprile alle ore 12:30 allo stadio “Benito Stirpe” per la propria gara contro il Frosinone.
Lutto nazionale e calendario sotto pressione
La proclamazione di cinque giorni di lutto nazionale ha sollevato interrogativi sul regolare svolgimento degli eventi sportivi. Musumeci ha però specificato che il blocco riguarda unicamente la giornata di sabato, lasciando così intatto il resto del calendario del weekend. Una scelta che cerca un equilibrio tra il doveroso rispetto istituzionale e la necessità di non congestionare ulteriormente i calendari di Serie A e Serie B, già messi sotto pressione dai recenti rinvii.
La reazione dei club e i possibili scenari
Per Como, Genoa, Inter, Roma, Lazio e Parma, ma anche per i club di Serie B interessati, il rinvio apre un nuovo fronte logistico in un calendario che ora dovrà essere nuovamente adattato scatenando non poche polemiche in una fase decisiva dei campionato soprattutto nel torneo cadetto dove ci si gioca la seconda promozione diretta in Serie A e la partecipazione ai Play-Off.
Una decisione politica condivisa
Il messaggio è chiaro: il sabato sarà dedicato al lutto, mentre domenica lo sport riprenderà come segno di ritorno alla normalità. La distinzione ha evitato un blocco totale e salvaguardato l’equilibrio generale del sistema sportivo, ma rende necessaria una pronta riorganizzazione da parte della Lega Serie A e Serie B.