Reca: “Psicologo fondamentale per i miei infortuni. Sogno di riportare lo Spezia in A”

Il laterale aquilotto ha parlato ai microfoni di un noto sito polacco.

Arkadiusz Reca, mattatore nel derby vinto per 3-2 dal suo Spezia sul Pisa in cui ha fornito l’assist a Pio Esposito per il momentaneo 2-2 e dato il là alla rete decisiva di Wisniewski, ha concesso una lunga intervista al sito polacco Przeglad Sportowy.

Il laterale aquilotto ha parlato, tra le altre cose, del difficile rapporto con gli infortuni, dell’amara retrocessione con il club di Via Melara e del sogno Serie A di questa stagione. Ecco i principali passaggi dell’intervista:

I TANTI INFORTUNI – “Ho avuto alcuni infortuni che mi hanno impedito di mantenere costantemente una buona forma fisica. Ogni volta che raggiungevo il livello massimo della condizione, subito dopo si verificava un infortunio. Ho cercato di capire il perché della costanza di questi infortuni. In genere si trattava di lesioni muscolari. Ci ho pensato a lungo e credo di aver finalmente trovato la causa. Questa è la prima stagione dopo molto in cui non ho avuto grossi infortuni”.

CONDIZIONE ATTUALE – “Sono in buona forma e, soprattutto, mi sento bene. E i risultati in Serie B lo dimostrano. Con lo Spezia stiamo lottando per la promozione e sono contento di poter aiutare la squadra a raggiungere questo obiettivo”.

L’AIUTO DELLO PSICOLOGO – “Consiglio ai calciatori più giovani di lavorare individualmente con uno psicologo o un mental trainer. Anche solo parlare con uno specialista del genere porta ottimi risultati. Ne avevo davvero bisogno. Anche se spesso si tratta di lezioni brevi, ho subito capito che era la cosa giusta. Da quel momento in poi non ho più avuto infortuni”. In precedenza avevo cercato le cause in molte altre cose. Mi prendo cura di me stesso e lavoro molto su me stesso ma nonostante questo gli infortuni non mi hanno risparmiato. L’aiuto dello psicologo è stato fondamentale”.

LA STAGIONE ATTUALE – “Sapevamo perfettamente come avevamo concluso la scorsa stagione e quando è iniziata questa il nostro obiettivo principale era la salvezza. Un anno fa abbiamo lottato fino all’ultimo turno per non retrocedere. Abbiamo lavorato molto duramente durante la preparazione e già nelle partite amichevoli si è visto un bel gioco. Con il passare del tempo le prestazioni sono diventate sempre più positive ed hanno iniziato ad indicarci come una delle favorite. L’obiettivo Serie A è entrato nelle nostre teste. Ci troviamo in una posizione di classifica fantastica e vorremmo fare un bel regalo ai tifosi”.

IL GOL SALVEZZA AL VENEZIA – “Sono tornato a giocare dopo un grave infortunio. Sono stato fuori per quasi quattro mesi e ho fatto tutto il possibile per rientrare il più rapidamente possibile. Lo spettro della retrocessione cominciava ad incombere sempre più, ero contento di essere pronto per le ultime gare. Il gol che ci ha tenuti in B è stato un momento di grande gioia per me”.

FUTURO – “Sicuramente prima di smettere tornerò nel mio Paese, ma ora in Italia mi trovo molto bene. Il contratto scade a giugno, so che ci sono stati dei colloqui, ma posso assicurarvi che mi piacerebbe restare allo Spezia. In questa città c’è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Mi piacerebbe tornare in Serie A con lo Spezia, vedremo come andrà”.

SPARGGIO SALVEZZA CON L’HELLAS – “Non so come mai sia finita così. Forse perché avevamo molti giocatori in prestito che giocavano per il proprio interesse personale. Non credo fossimo una squadra in cui uno si sarebbe buttato nel fuoco per l’altro. Vorrei fare un paragone con la squadra che abbiamo adesso. Anche se abbiamo una squadra molto giovane e a volte ci manca l’esperienza, tutti si sostengono a vicenda. Ed è proprio questo che è mancato nello spareggio. Siamo riusciti a creare una vera squadra, un mix di esperti e giovani. E il risultato in classifica è frutto del nostro fantastico spogliatoio”.

NAZIONALE – “Nella mia testa c’è l’idea di tornare in Nazionale. Tuttavia la mia priorità in questi ultimi anni è stata quella di organizzare la mia vita e risolvere il problema degli infortuni che si verificavano con frequenza”.

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