L’allenatore della formazione Primavera dello Spezia Giuseppe Vecchio, in procinto di allungare il contratto con il Club di via Melara di un’ulteriore stagione, è intervenuto ai microfoni della Società facendo il punto della situazione al termine del campionato di categoria. Ecco le sue parole:
RENDERE I RAGAZZI PRONTI PER LA PRIMA SQUADRA – “È stata una stagione lunga e difficile, con l’idea di lavorare sui singoli e crescere e penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Benvenuto e Di Giorgio hanno firmato il primo contratto ed era un obiettivo importante. Probabilmente avremmo potuto fare qualcosa di più sotto il profilo dei risultati ma non era una priorità. Volevamo rendere pronti i nostri ragazzi per la Prima Squadra”.
IL PRESTITO IBERICO DI LARI E PEDICILLO – “Lari e Pedicillo fino a gennaio sono stati con noi, poi sono andati in prestito in Spagna in un’esperienza molto importante. Sono sicuro che ce ne saranno altri: da un po’ di anni abbiamo improntato il lavoro sulla crescita e ci focalizziamo su tecnica e tattica. I frutti sono stati molto buoni”.
PLAIA E MASCARDI – “La loro “esplosione” è frutto di tutto il settore giovanile. Parliamo di ragazzi che sono con noi da tanti anni e sono passati da tutte le leve. Ognuno ha dato qualcosa per trasmettere loro qualcosa e la soddisfazione di esordire fra i grandi come hanno fatto Candelari, Pietra e Bertola dice che la strada è quella giusta”.
I RISULTATI OTTENUTI E I MOMENTI PIU’ BELLI – “Ho un bel ricordo di questo gruppo, che ha tanta voglia di lavorare. Un grande applauso va fatto anche allo staff, è stato un anno bello ed emozionante: tanti ragazzi sentono uno spirito di appartenenza particolare ed è stato un grande tourbillon di emozioni. Il momento più bello? La vittoria nel derby col Pisa 3-0: al di là del campanilismo la prestazione è stata veramente soddisfacente”.
TRASMETTERE LO SPIRITO DI APPARTENENZA – “Non è facile trasmettere lo spirito di appartenenza. Viene per tanti motivi: passione per quello che si fa e si vede, ma anche per ciò che viene trasmesso. La mia passione viene dalla gente, sono spezzino ormai a tutti gli effetti, ho un rapporto incredibile e tutti mi hanno insegnato cosa significa amare questa maglia: ai ragazzi racconto spesso cosa voglia dire. Abbiamo 24 giocatori su 29 del territorio e questo incide sul senso di appartenenza”.