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Elia: “Mantenere la categoria primo passo per ricostruire un “progetto Spezia” importante”

L'esterno aquilotto in intervista: "Ero abituato alla tifoseria del Palermo, ma anche il "Picco" si fa valere alla grande!!"

Salvatore Elia, esterno destro d’attacco che dall’infortunio di Arkadiusz Reca si è adattato alla grande da terzino di fascia sinistra risultando sempre tra i più positivi in campo per lo Spezia, è intervenuto ai microfoni del collega Massimo Guerra sulle pagine de Il Secolo XIX. Queste le sue principali considerazioni al quotidiano locale.

MANTENERE LA CATEGORIA PER RICOSTRUIRE PROGETTO IMPORTANTE – «Quando sono arrivato lo Spezia era appena sceso in serie B ed era naturale che avessi in testa la A, ora è tempo di mantenere la categoria per ricostruire insieme un progetto importante».

RIPARTIRE DOPO L’INFORTUNIO – «Passione, amo questo lavoro che è anche divertimento, per me il calcio è importante, altrimenti non sarei riuscito a superare tutti i sacrifici».

PRIMO APPROCCIO CON IL MONDO AQUILOTTO – «Fu un grosso rammarico non poter incontrare i tifosi, per fortuna in questi mesi l’atmosfera è migliorata anche se la classifica ci vede ancora in zona pericolosa».

IMPATTO CON LO STADIO “PICCO” – «Impatto molto positivo, ero abituato al calore dei 30 mila della Favorita di Palermo ma devo dire che i tifosi aquilotti pur essendo meno numericamente si fanno davvero valere».

BILANCIO PERSONALE POSITIVO – «Sono soddisfatto anche se la massima soddisfazione deve ancora arrivare, da conquistare insieme ai compagni. Quando sono arrivato c’era un clima diverso, tante partenze e tanti arrivi, ora siamo un gruppo unito, concentrato verso l’obiettivo».

CAPACITA’ DI ADATTAMENTO – «Ho ancora da lavorare per sentirmi un calciatore completo. Per fortuna ora la condizione è buona, il ginocchio risponde bene, devo migliorare nella fase difensiva e nell’uso del piede sinistro visto che in carriera prima di D’Angelo non avevo mai giocato sulla fascia sinistra. Dovendo scegliere giocherei alto a destra, ma penso sia importante la capacità di adattarmi in più ruoli, compreso quello di ultimo uomo sui calci piazzati in nostro favore».

CALENDARIO DIFFICILE – «Non penso che la nostra sia una missione impossibile. Pesano i punti persi contro il Lecco, è vero, ma guardando indietro possiamo vedere che contro le big abbiamo sempre fatto ottime prestazioni. Penso al Parma nostro prossimo avversario, partita giocata bene e persa al 94′, o al Palermo. Davanti a 30 mila tifosi un’altra ottima prova, penalizzata ancora al 95′».

NESSUNA PAURA – «Non temo nessuna sfida in particolare, voglio vivere partita dopo partita, non sto a pensare che ho il Venezia l’ultima di campionato, so che sabato a Parma sarà una partita tosta, impegnativa ma noi andremo lì per cercare i tre punti giocandocela a visto aperto, non certo per cercare di pareggiare».

SPEZIA GRANDE CON LE GRANDI E PICCOLA CON LE PICCOLE? – «La B è strana, lo vediamo dai risultati più improbabili, forse lo Spezia contro le squadre più attrezzate può far valere di più il suo tasso tecnico, a mio parere non scarso, rispetto a quello agonistico».

VERSO L’OBIETTIVO – «Sono molto fiducioso, contro le squadre top ce la giochiamo a viso aperto, dovendo mettere tecnica e tattica oltre all’agonismo, lo Spezia si è sempre distinto fornendo ottime prove. Sono scaramantico, ma penso positivo»

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