Doppio ex di Spezia e Ascoli Marco Pecorari è intervenuto in intervista sulle pagine de La Nazione. Ecco le sue principali dichiarazioni in vista della sfida del “Picco” a Pasquetta.
I RICORDI DELLE DUE ESPERIENZE – “Arrivai ad Ascoli in A nel 2006 e ricordo benissimo il gol alla Reggina nonostante la retrocessione successiva. A gennaio, il DS Ceravolo mi convinse a venire a Spezia e anche i miei ex compagni Grieco e Fusco. Fu una scelta azzeccata, mi sentii cercato e voluto. Ogni partita era una finale, in una piazza caldissima. Quelle tre gare contro la Juve (dove segnò) e il doppio spareggio col Verona restano emozioni indelebili”
LA SALVEZZA ALLO SPAREGGIO CON IL VERONA – “Quell’anno ci siamo salvati perché eravamo tutti uniti e coesi, anche con la società. Questo resta un aspetto fondamentale anche oggi per centrare l’obiettivo. Servirà fare quadrato anche con i tifosi, che sono trainanti”
FATTORE PICCO – “È vero che c’è stata la Serie A, ma adesso c’è da mantenere la B per poi provare a puntare nuovamente in alto. Garantisco: gli avversari hanno timore di venire a giocare al Picco, sanno quanto può spingere. Se gli aquilotti percepiscono che la piazza è con loro può arrivare tanta energia positiva. E questo può fare la differenza”
SPEZIA-ASCOLI – “Vedo favorite le Aquile, perché giocheranno in casa. Verde può tirare fuori la giocata decisiva, in una partita che sarà importantissima ma non determinante. Ce ne saranno altre sette poi prima della fine del torneo e penso che entrambe le squadre potrebbero salvarsi. Per questioni di cuore tiferò Spezia”