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Melucci: “Spezia rigenerato da mister D’Angelo, ma l’Ascoli con Carrera…”

L'ex centrale difensivo è doppio ex di Spezia-Ascoli: "Spero nella salvezza di entrambe, ma tiferò Spezia: vivo qui da 25 anni!"

Doppio ex di Spezia-Ascoli e attualmente allenatore della formazione Primavera della Virtus Entella. L’ex difensore Massimo Melucci, che risiede ormai da anni in città, si è raccontato ai microfoni del collega Fabio Bernardini sulle pagine de La Nazione. Ecco le sue principali dichiarazioni in vista del match di Pasquetta al “Picco”.

112 presenze con la maglia bianca indosso, 62 con quella dell’Ascoli, ma chi tiferà Melucci? L’ex non ha dubbi: “Lo Spezia è il primo amore che non si scorda mai. Tiferò ovviamente per i “bianchi” e il Picco sarà l’arma in più per battere l’Ascoli.

LE ESPERIENZE CON LE DUE FORMAZIONI –A Spezia ho vissuto quattro anni meravigliosi. Ero alle prime esperienze da professionista, in una piazza non facile per un giovane ma al tempo stesso capace di trasmettere emozioni incredibili per la passione che la gente trasmette. Un’esperienza che mi ha formato ed è sempre presente in me: Spezia è il primo amore e non si scorda mai, non sono parole banali, ma sentite. Con l’Ascoli ho esordito in Serie B, a 28 anni, nel campionato 2007-2008. Incontrammo anche lo Spezia, ricordo che all’andata vincemmo uno a zero con gol di Cioffi, al ritorno zero a zero. Due ottimi anni quelli con la squadra marchigiana nella quale vi militava il giovane Bellusci, ora capitano“.

CITTA’ CHE VIVONO DI CALCIO –Quando andai a giocare ad Ascoli, il club bianconero aveva avuto la fortuna negli anni precedenti di militare in Serie A, recentemente è toccato allo Spezia. La passione per il calcio è elevata su entrambe le sponde, vedo analogie tra le due piazze, sia per il seguito di tifosi che per l’attaccamento ai colori sociali. Due città che vivono di calcio e che ambiscono legittimamente a campionati migliori, non certo limitati alla salvezza“.

SPEZIA RIGENERATO DAGLI ULTIMI DUE MESI, MA CARRERA… – “Lo Spezia negli ultimi due mesi ha dato segnali di rinnovata compattezza, unitamente a uno spirito e a motivazioni che occorre avere in una categoria come la B dove non conta quello che hai fatto ma ciò che sei. L’Ascoli con il cambio di allenatore vedrà azzerate tante dinamiche. È chiaro che lo Spezia giocherà al ‘Picco’, potrà contare sull’entusiasmo della gente e avere una maggiore serenità. Di sicuro è una partita che è preferibile giocare in casa e non fuori“.

FATTORE PICCO –Giocare in quello stadio è sempre un valore aggiunto. Peraltro la tifoseria, in questo momento, sta vedendo che c’è una rinnovata unità di intenti ed è quindi più predisposta ad aiutare. Sta prevalendo un pensiero positivo. Le pressioni? I giovani possono avvertirle, ma possono anche avere impulsi di adrenalina pura che solo certi stadi trasmettono“.

TIFOSO AQUILOTTO – “Ho ottimi ricordi dell’Ascoli, ma sono 25 anni che vivo a Spezia e ho sempre tifato maggiormente i colori bianchi rispetto ad altre squadre. Ovviamente spero che entrambe le compagni possano conquistare la salvezza“.

SALVEZZA DIRETTA? –In Serie B le distanze sono molto ravvicinate, il campionato non è mai finito, basta un trend positivo di risultati e si può risalire. Se i bianchi riusciranno ad avere continuità e a ottenere qualche vittoria in più ce la potranno fare“.

CI VUOLE ENTUSIASMO – Avendo vissuto da dentro l’esperienza spezzina, gli obiettivi si ottengono quando c’è la spinta di tutti, l’entusiasmo porta a raggiungere mete inaspettate“.

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