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Zurkowski: “Quando le gambe girano tutto diventa più facile, ma voglio essere più determinante”

La mezzala polacca dello Spezia interviene in intervista: "Dobbiamo rialzarci perché questa classifica non rispecchia il nostro valore. La retrocessione grande delusione, ma sono rimasto anche per rialzarci insieme."

Interviene in intervista anche la mezzala polacca Szymon Zurkowski che fa il punto della situazione del suo Spezia sulle pagine dei colleghi de Il Secolo XIX. Ecco le sue principali considerazioni in vista della sfida al Bari.

LA RETROCESSIONE E LA PERMANENZA –La retrocessione duro colpo per tutti, ma anche per questo sono voluto rimanere perché volevo dare il mio contributo dopo una delusione così grande.

SPINGERE AL MASSIMO –Sto lavorando molto e cerco di dare il massimo per aiutare la squadra. A volte si può essere determinanti, altre volte il merito va agli avversari, ma sto lavorando per cercare di dare continuità alle mie prestazioni. Ora mi sento meglio, la mia condizione fisica sta migliorando e i problemi del passato iniziano a essere solo un ricordo.

LA CONDIZIONE FISICA –Non so ancora se sono al 100%, ma quando le gambe girano tutto diventa più facile. Io per primo vorrei essere più determinante, anche in zona gol e sto lavorando anche su quello per toglierci dalle zone basse della classifica. Servono le prestazioni e i gol di tutti. Devo continuare a lavorare con sempre più concentrazione per essere sempre più incisivo. Titolare o a gara in corso con il Bari? L’importante è dare tutto per il bene del gruppo che è l’unica cosa che conta ora.

LA SERIE B –Purtroppo l’impatto con la Serie B non è stato semplice, ma siccome non possiamo cambiare il passato possiamo solo pensare a come migliorare in futuro anche perché ritengo che la nostra classifica attuale non rispecchi i valori della squadra. Tuttavia la classifica è quella e quindi dobbiamo rimboccarci le maniche per tirarcene fuori.

IL RUOLO –Centrocampo a cinque o a tre? Personalmente per me non cambia molto, io gioco dove il mister decide. Alla fine ciò che conta è come interpreti il ruolo nei momenti della partita e, soprattutto, l’atteggiamento con cui si scende in campo.

LA COLONIA POLACCA DELLO SPEZIA –Purtroppo Wisniewski quest’anno lo abbiamo visto pochissimo. E’ molto bello quando ci sono dei connazionali in spogliatoio con cui puoi parlare la tua lingua madre, ma ormai ci sentiamo tutti italiani e non abbiamo creato nessun “clan”, anzi con gli altri compagni nello spogliatoio si è creato un bel gruppo che vuole a tutti i costi rialzarsi dopo tante delusioni.

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