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Catanzaro-Spezia 3-0: Aquile troppo brutte per essere vere?

Dopo un primo tempo equilibrato e molto spezzettato lo Spezia cede fragorosamente nella ripresa. La squadra subisce troppi gol, ma soprattutto l’atteggiamento completamente remissivo dopo il raddoppio deve far riflettere

Dopo il pareggio con tanto di amaro in bocca in casa del Sudtirol e il riposo forzato per via dello stop al Lecco lo Spezia torna in campo al “Ceravolo” per affrontare il neo promosso Catanzaro, una squadra sicuramente da prendere con le molle visti i 4 punti nelle prime due giornate. La gara è condizionata dal forte vento e la prima frazione è veramente spezzettata per via dei tantissimi falli commessi da ambo le parti, ma lo Spezia avrebbe l’occasione per sbloccare la gara grazie al rigore conquistato da Kouda e fallito malamente da Moro. Tolta una conclusione di Antonucci parata da Fulignati al primo di recupero la prima frazione è tutta qui.

E’ nella ripresa che lo Spezia mostra tutti i suoi attuali limiti e sono limiti abbastanza pesanti per quanto si è potuto vedere. Il Catanzaro al primo tiro in porta passa con una ripartenza concretizzata da Biasci, mentre Vandeputte fa ammattire Amian. La punizione dell’esterno sinistro giallorosso porta al raddoppio con l’autogol di Nikolaou, ecco poi il tris di Pompetti da fuori area. Due cose fanno pensare e molto: lo Spezia dopo il secondo gol nonostante mancassero 35′ minuti, compreso il recupero, non ha mai dato l’impressione di poter reagire e cercare di riportarsi in partita. A comprovare questa tesi gli 0 tiri del Catanzaro nel primo tempo che diventano 7 complessivi dopo la ripresa. L’altro grandissimo campanello d’allarme è la tenuta difensiva se si pensa che in appena due partite si sono subiti ben sei gol. Un campanello d’allarme pesante sia per l’allenatore che per i dirigenti addetti al mercato e la proprietà: dopo queste due prime gare sembra che serva qualcosa di diverso a livello difensivo e più incisività a livello offensivo. E poi c’è il grosso interrogativo della mancata convocazione di Verde, ma questo è un altro discorso. Uno Spezia davvero troppo brutto per essere vero.

LE FORMAZIONI

Tre novità tra i titolari per Alvini che scegli Bastoni a sinistra come naturale sostituto dell’infortunato Reca e manda in campo per la prima volta da titolari Cassata e Kouda. Prima panchina per il centrale difensivo goergiano Iva Gelashvili. Vivarini torna al 3-5-2 per affrontare le Aquile e tra i titolari spiccano gli ex aquilotti Iemmello, a guidare l’attacco con Biasci, e Mario Situm sulla corsia.

LA GARA

Succede veramente poco nel primo quarto d’ora di gara, una gara molto spezzettata per via dei continui falli da ambo le parti. Tanta, comunque, l’intensità. Partita che potrebbe avere una svolta al 19° quando viene concesso un calcio di rigore per fallo di Brighenti su Kouda, ma dal dischetto Moro calcia malissimo facendosi parare in due tempi la conclusione da Fulignati. Partita che continua a essere molto dura e in rapida successione ecco le ammonizioni per Amian, Vandeputte e Scognamillo. Si arriva con fatica al 40° quando su un’azione avvolgente da sinistra a destra del Catanzaro è molto bravo Muhl a chiudere in diagonale a centro area sul pericolosissimo traversone rasoterra. Al primo di recupero prima conclusione in porta: Kouda serve Antonucci che incrocia trovando la respinta di Fulignati. Brutta prima frazione, molto spezzettata per i tantissimi falli e con l’episodio del calcio di rigore fallito da Moro che pesa come un macigno.

Ripartiti senza cambi da parte dei due allenatori nella ripresa. Prima emozione al 49° con un’imbucata perfetta di Bandinelli per Moro che non trova l’impatto con il pallone a centro area. Tre minuti dopo, al primo tiro in porta, la sblocca il Catanzaro: Biasci se ne va a sinistra in ripartenza, si accentra e scarica a fil di palo imparabile per Dragowski. Piove sul bagnato per lo Spezia che al 59° sugli sviluppi di una punizione di Vandeputte sbaglia in difesa con Nikolaou che tocca con la coscia battendo con un’autorete Dragowski per il raddoppio dei padroni di casa. Segue un’azione personale dello scatenato Vandeputte che salta secco Amian e converge provando il destro a giro che finisce però sul fondo. Al 68° Spezia sbilanciato in avanti: ripartenza 3 contro 1 in favore del Catanzaro e fondamentale il salvataggio in scivolata di Bastoni che evita probabilmente la terza rete. Terza rete che arriva comunque al 73° con una grande conclusione da fuori area di rigore del neo entrato Pompetti dopo una respinta sbagliata da parte di Muhl.

TABELLINO

CATANZARO-SPEZIA 3-0

Marcatori: 52° Biasci (C), 59° aut. Nikolaou (C), 73° Pompetti (C)

Note: al 19° Fulignati (C) para un calcio di rigore a Moro (S), al 94° espusol Oliveri (C) per fallo di reazione su Cassata (S), ammoniti Amian (S), Vandeputte (C), Scognamillo (C), Bandinelli (S), corner 4-5, recuperi 2′ e 5′

CATANZARO (3-5-2): Fulignati; Scognamillo, Brighenti, Krajnc; Situm, Sounas (62° Oliveri), Ghion (78° Verna), Pontisso (69° Pompetti), Vandeputte; Biasci (78° Donnarumma), Iemmello (69° D’Andrea). A disposizione: Sala, Krastev, Curcio, Brignola, Stoppa, Veroli, Brignola, Katseris. Allenatore: Vincenzo Vivarini.

SPEZIA (4-3-3): Dragowski; Amian, Muhl, Nikolaou, Bastoni (72° Moutinho); Bandinelli (60° Zurkowski), S. Esposito, Cassata; Kouda (60° Krollis), Moro (65° F.P. Esposito), Antonucci (72° Cipot). A disposizione: Zoet, Zovko, Moutinho, Ekdal, Pietra, Gelashvili, Candelari, Hristov. Allenatore: Massimiliano Alvini

Arbitro: Sig. Zufferli

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