Il direttore del Frosinone ed ex dirigente dello Spezia parla del centravanti che ha avuto alla corte di Grosso in questa stagione
«Un ottimo attaccante che sa giocare al calcio. Il secondo anno di Serie B renderà il doppio del primo e da noi, a Frosinone, delle tre punte, alla fine è quello che ha giocato di più. Dategli una posizione da punta centrale e due esterni che vadano al cross ed entrino nel campo, e scommetto su 8-10 gol. Li ha nelle corde».
Descrive così il 22enne Luca Moro, centravanti obiettivo dello Spezia, ai colleghi de Il Secolo XIX il diesse del Frosinone, ed ex aquilotto, Guido Angelozzi.
“Grosso stravedeva per Moro. Parliamo di un centravanti portato a legare molto la squadra, ideale per manovrare, molto bravo con i piedi; è in una fase ancora di crescita e bisogna aspettarlo. Ma un secondo anno tra i cadetti può essere decisivo per lui. Con Mulattieri e Borelli completava un reparto, anche perché era diverso dagli altri due. Ottimo anche quando ti devi difendere. Credo che i dirigenti dello Spezia abbiano visto giusto. E poi di gol ne ha fatti 7, non 6, gliene hanno tolto uno ingiustamente» conclue Angelozzi a Il Secolo XIX.