Calcio Spezia
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Pecini: “Non riparto da un club, parte mentale più importante dei dati”

L’ex D.t. aquilotto non andrà alla Sampdoria: “Il Frosinone l’esempio da seguire con un diesse come Angelozzi di altissimo livello. E sulle proprietà americane vi dico che…

L’ex Direttore dell’Area Tecnica dello Spezia Riccardo Pecini è intevenuto ai microfoni di TMW per smentire le voci di un suo possibile approdo alla Sampdoria, ma ha anche parlato di proprietà americane, di scouting e dati nel mondo del calcio.

Diamo un’occhiata alle sue dichiarazioni più interessanti.

NIENTE SAMPDORIA –Conosco la proprietà da tempo, abbiamo parlato ma nella mia testa ora c’è un percorso diverso, altri progetti, ho voglia di fare altre cose. Sento che non potrei dare il contributo necessario ripartendo oggi a lavorare dentro a un club“.

CALCIOMERCATO E DATI –Ho studiato tantissimo il mondo dei dati, cercando di capirlo il più possibile. Faccio un ragionamento culturale: siamo in un paese, e riguarda tutta l’area mediterranea, dove non è facile contestualizzare il giocatore. La parte mentale è forse più importante di alcune caratteristiche che si evincono dai dati rispetto a Olanda o Inghilterra. Quello che il dato può indicare va mediato dalla conoscenza del ragazzo. Poi i dati sono diventati una moda per le proprietà americane che hanno bisogno di questo sennò non capiscono il gioco; hanno bisogno del dato per avere una programmazione e un po’ perché si sono sviluppate tante società che hanno investito tanto in questo“.

USO IMPROPRIO DEI DATI E FORMAZIONE –In Europa, partendo dalla moda, di club che sanno usare i dati ce ne sono una quindicina al massimo. Gli altri li comprano ma non li sanno usare, usano le piattaforme in modo improprio. La sfida è formare chi sappia usare il prodotto contestualizzandolo alla propria realtà. L’Est Europa ci sta superando: Polonia, Repubblica Ceca e Serbia hanno università che iniziano a formare col dato applicato allo sport. Da noi hanno estrazione troppo lontana, quasi informatica“.

PROPRIETA’ AMERICANE –Parlando in generale alle proprietà americane manca l’aspetto culturale. La differenza da noi rispetto al mondo è il livello di pressione, dico rispetto al Nord Europa e al mondo scandinavo. Le sollecitazioni dei giocatori ogni giorno, la professionalità di chi lavora intorno alla squadra. In Italia, nel bacino mediterraneo, è più importante lavorare tutti insieme con un obiettivo verso una direzione piuttosto che avere un giocatore più o meno forte“.

FROSINONE ESEMPIO VINCENTE – Il Frosinone vince con la rosa non più forte ma con un ds di altissimo livello, un presidente che ha imparato dagli errori del passato, un allenatore che si è messo a lavorare 24 ore al giorno in sinergia con la società. Hanno ottenuto risultati partendo dall’aspetto culturale. Poi Angelozzi e Corvino sono numeri uno al mondo nel fare le squadre ma questo agli americani, che hanno una formazione diversa, manca. Prima lo apprendono e meglio è“.

Subscribe
Notificami
guest

8 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

L'ex difensore ha assistito al derby ligure Spezia-Sampdoria, di cui è doppio ex, dagli spalti...
L'ex attaccante dello Spezia ha fatto il punto sul club di Via Melara in un'intervista...
Il trainer del Lecce è tornato sull'esperienza della passata stagione con il club aquilotto....

Altre notizie

Calcio Spezia