Più giocatori di qualità, più cambi a disposizione di Gotti e un attaccante che possa anche affiancare o sostituire Nzola. Spesi 12 milioni per 7 acquisti a titolo definitivo e un prestito. Certo la cessione di Kiwior peserà come un macigno sul rendimento della difesa.
Otto giocatori in entrata (Joao Moutinho, Esposito, Zurkowski, Cipot, Krollis, Marchetti, Wisniewski e il prestito di Shomurodov) e nove cessioni con il fiore all’occhiello della partenza di Kiwior ceduto all’Arsenal per 30 milioni bonus compresi (le altre sono quella di Ellertsson al Venezia, Stjiepovic al Mura, Bozhanaj alla Carrarese e i prestiti dei vari Leo Sanca, Hristov, Nguiamba, Sher e Strelec) ossia la cessione più remunerativa di sempre della storia aquilotta.
Lo Spezia è stata sicuramente la società che più ha movimentato il mercato invernale della Serie A, quella che ha portato a compimento più operazioni tra entrate e uscite spendendo in ingresso 12 milioni di euro con 7 acquisti a titolo definitivo e il solo Shomurodov in prestito secco.
La rosa ne è uscita rinforzata? Sulla carta sembra di sì anche se l’assenza di Kiwior in difesa peserà e non poco, però ora Gotti ha i cambi per le rotazioni a centrocampo e un attaccante che possa sostituire o affiancare Nzola ossia quello che l’allenatore chiedeva da tempo.
Insomma squadra che appare rinforzata, ma se veramente sarà così solo il campo potrà confermarlo.
Per i colleghi de La Gazzetta dello Sport il mercato dello Spezia merita comunque un 6,5 in pagella. Questa la motivazione:
“Il sacrificio di Kiwior ha portato ben 25 milioni dall’Arsenal. Con queste risorse sono arrivati rinforzi del calibro di Zurkowski, Shomurodov ed Esposito. Poi altri giovani che meritano attenzione.“