La doppietta di Nzola nella ripresa annulla il vantaggio gialloblu di Verdi: tre punti con una dedica grossa come una casa allo sfortunatissimo Dragowski. E ora Spezia a +6 dalla zona retrocessione in attesa dei rinforzi di gennaio
Al “Bentegodi” per lo Spezia arriva la prima fondamentale vittoria in trasferta in stagione in quello che era uno scontro salvezza importantissimo. Una vittoria di Squadra, di Gruppo trovata in rimonta e in mezzo a mille difficoltà non solo per lo svantaggio di Verdi, ma anche per lo shock incredibile per il gravissimo infortunio al portiere aquilotto Dragowski che finisce anzitempo la partita nel primo tempo dopo uno scontro con Lasagna che gli provoca la sospetta frattura di tibia e perone (LEGGI QUI). Da questo shock incredibile lo Spezia tira fuori energie nervose inimmaginate e già nel finale di prima frazione ci vuole un superbo Montipò a negare la rete agli Aquilotti.
Aquile che nella ripresa la ribaltano con la doppia di Nzola e che a centrocampo esultano mostrando proprio la maglia di Dragowski. Spezia che vola quindi a +6 dalla zona retrocessione e ora potrà programmare meglio durante questa lunga sosta invernale la seconda parte di stagione che ripartirà il prossimo 4 gennaio con la sfida all’Atalanta.
PRIMO TEMPO
Partita tesa fin da subito con il risultato che pesa sull’interpretazioni del match da parte delle due squadre. All’8° si segnala un’ottima chiusura di Agudelo sul tentativo di conclusione di Tameze liberato in area di rigore da Veloso. Gioco molto spezzettato e squadre che cercano di avere la meglio sulla riconquista delle “seconde palle”. Al 16° la prima conclusione in porta è dello Spezia con Ekdal che si coordina e calcia al volo costringendo al tuffo plastico alla sua destra Montipò che devia a mano aperta. Risponde quattro minuti dopo il Verona con Depaoli che ruba palla a Bastoni e centra per Lasagna che di testa alza sopra la traversa. Al 23° ancora Verona con Lazovic che entra in area e conclude con la palla che esce di pochissimo.
Vantaggio del Verona, ma che numero Lasagna. Poi il dramma di Dragowski!
Verona in crescita e al 30° i padroni di casa la sbloccano: Lasagna con una grande giocata si libera allo stesso tempo di Caldara e Kiwior e serve Verdi liberandolo davanti a Dragowski con il portiere che viene battuto con un morbido tocco sotto. Che giocata Lasagna! Proprio Lasagna poco dopo, sull’uscita in scivolata di Dragowski, lo colpisce sulla gamba che gli rimane sotto in un movimento innaturale e si capisce subito la gravità dell’infortunio con il portierone polacco che urla di dolore e che viene subito soccorso. Mani in faccia e lacrime anche per i compagni scossi dal bruttissimo infortunio: si teme una frattura. Dragowski esce in barella sostituito da Zoet. Addio Mondiale per lui!
Scosso dall’infortunio lo Spezia cresce: possibile rigore e tre parate importanti di Montipò
Come scosso dal grave infortunio di Dragowski lo Spezia nel finale cresce tantissimo e al 44° su angolo Holm conclude con una mano gaelotta di Gunter a deviare il pallone in area di rigore, ma per l’arbitro è tutto regolare, poi Ampadu conclude a sua volta, ma sul fondo. Nel lungo recupero (6′ minuti) lo Spezia crea tre occasioni da gol, ma Nzola, Kiwior e Holm vanno a sbattere su un attentissimo Montipò che si tuffa in tre occasioni deviando sempre lateralmente le insidiose conclusioni aquilotte. Al riposo sul vantaggio di 1-0 per il Verona e il pensiero a Dragowski.
SECONDO TEMPO
Dentro Verde per Ekdal e Hien per Gunter con lo Spezia che cambia e passa al 3-4-3. E al primo affondo lo Spezia passa: verticalizzazione di Ampadu per Bastoni che tocca Nzola il quale a giro di sinistro dal limite dell’area di rigore impallina Montipò pareggiando i conti. Subito dopo Zoet si supera in tuffo su Lasagna partito in ripartenza. Ancora da un cross dalla destra di Nzola prima Gyasi e poi Bastoni vedono le proprie conclusioni respinte in calcio d’angolo con l’ultimo intervento di Montipò. Una seconda frazione partita a razzo. Poi ecco Bourabia per Gyasi e Henry per Djuric.
Nzola la ribalta, Montipò evita il tris su Bourabia
Lo Spezia è però vivo ed è sceso in campo con energie trasformate rispetto alla prima frazione probabilmente perché scosso dal grave infortunio subito da Dragowski. Al 68° splendido il “no look” di Verde che libera a sinistra Agudelo pronto cross all’indietro per il rimorchio di Bastoni che conclude rasoterra: miracolo “alla Garella” di Montipò che devia in calcio d’angolo con il piede. E’ l’antipasto al raddoppio aquilotto che si materializza un minuto dopo. Verde cambia lato da sinistra a destra trovando Bourabia che crossa dalla destra in mezzo all’area dove Nzola prende l’ascensore e in torsione di testa la mette sul secondo palo dove lo straordinario Montipò, migliore in campo per il Verona, proprio non può arrivare. Spezia avanti e tutti a festeggiare sventolando la maglia di Dragowski in mezzo al campo! Spezia che al 73° va a un passo dal tris con una straordinaria conclusione di controbalzo di Bourabia indirizzata all’angoletto basso, ma Montipò ancora una volta si supera volando con la punta delle dita a deviare in calcio d’angolo.
Ceccherini si divora il pareggio, lo Spezia passa a quattro e non rischia più
L’occasione per il pari il Verona la crea da piazzato di Veloso che libera Ceccherini davanti a Zoet, ma il difensore alza incredibilmente la mira sopra la traversa. Gotti passa a quattro in difesa con lo Spezia che questa volta si chiude bene spazzando tutto quello che c’è da spazzare cercando in avanti la fisicità di Nzola o la classe di Verde per respirare. Dopo cinque interminabili minuti di recupero arriva il triplice fischio di Maresca: lo Spezia trova la prima pesantissima vittoria in trasferta della stagione, una vittoria di Gruppo, una vittoria da Squadra, una vittoria con una dedica GROSSA COSI’: FORZA DRAGO!
TABELLINO
HELLAS VERONA-SPEZIA 1-2
Marcatori: 30° Verdi (V), 53° e 69° Nzola (S)
Note: angoli 2-10, ammoniti Ampadu (S), Holm (S), Lasagna (V), Tameze (V), Amian (S) ed Ellertsson (S)
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Gunter (46° Hien), Ceccherini; Depaoli (80° Terracciano), Tameze, Veloso, Lazovic (70° Doig); Verdi (70° Kallon), Lasagna; Djuric (60° Henry). All. Bocchetti.
A disp.: Chiesa, Berardi, Perilli, Magnani, Cabal, Ilic, Hongla, Praszelik, Sulemana, Hrustic.
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Al Bentegodi il cuore oltre l’ostacolo nel segno del Drago!
La doppietta di Nzola nella ripresa annulla il vantaggio gialloblu di Verdi: tre punti con una dedica grossa come una casa allo sfortunatissimo Dragowski. E ora Spezia a +6 dalla zona retrocessione in attesa dei rinforzi di gennaio
Al “Bentegodi” per lo Spezia arriva la prima fondamentale vittoria in trasferta in stagione in quello che era uno scontro salvezza importantissimo. Una vittoria di Squadra, di Gruppo trovata in rimonta e in mezzo a mille difficoltà non solo per lo svantaggio di Verdi, ma anche per lo shock incredibile per il gravissimo infortunio al portiere aquilotto Dragowski che finisce anzitempo la partita nel primo tempo dopo uno scontro con Lasagna che gli provoca la sospetta frattura di tibia e perone (LEGGI QUI). Da questo shock incredibile lo Spezia tira fuori energie nervose inimmaginate e già nel finale di prima frazione ci vuole un superbo Montipò a negare la rete agli Aquilotti.
Aquile che nella ripresa la ribaltano con la doppia di Nzola e che a centrocampo esultano mostrando proprio la maglia di Dragowski. Spezia che vola quindi a +6 dalla zona retrocessione e ora potrà programmare meglio durante questa lunga sosta invernale la seconda parte di stagione che ripartirà il prossimo 4 gennaio con la sfida all’Atalanta.
PRIMO TEMPO
Partita tesa fin da subito con il risultato che pesa sull’interpretazioni del match da parte delle due squadre. All’8° si segnala un’ottima chiusura di Agudelo sul tentativo di conclusione di Tameze liberato in area di rigore da Veloso. Gioco molto spezzettato e squadre che cercano di avere la meglio sulla riconquista delle “seconde palle”. Al 16° la prima conclusione in porta è dello Spezia con Ekdal che si coordina e calcia al volo costringendo al tuffo plastico alla sua destra Montipò che devia a mano aperta. Risponde quattro minuti dopo il Verona con Depaoli che ruba palla a Bastoni e centra per Lasagna che di testa alza sopra la traversa. Al 23° ancora Verona con Lazovic che entra in area e conclude con la palla che esce di pochissimo.
Vantaggio del Verona, ma che numero Lasagna. Poi il dramma di Dragowski!
Verona in crescita e al 30° i padroni di casa la sbloccano: Lasagna con una grande giocata si libera allo stesso tempo di Caldara e Kiwior e serve Verdi liberandolo davanti a Dragowski con il portiere che viene battuto con un morbido tocco sotto. Che giocata Lasagna! Proprio Lasagna poco dopo, sull’uscita in scivolata di Dragowski, lo colpisce sulla gamba che gli rimane sotto in un movimento innaturale e si capisce subito la gravità dell’infortunio con il portierone polacco che urla di dolore e che viene subito soccorso. Mani in faccia e lacrime anche per i compagni scossi dal bruttissimo infortunio: si teme una frattura. Dragowski esce in barella sostituito da Zoet. Addio Mondiale per lui!
Scosso dall’infortunio lo Spezia cresce: possibile rigore e tre parate importanti di Montipò
Come scosso dal grave infortunio di Dragowski lo Spezia nel finale cresce tantissimo e al 44° su angolo Holm conclude con una mano gaelotta di Gunter a deviare il pallone in area di rigore, ma per l’arbitro è tutto regolare, poi Ampadu conclude a sua volta, ma sul fondo. Nel lungo recupero (6′ minuti) lo Spezia crea tre occasioni da gol, ma Nzola, Kiwior e Holm vanno a sbattere su un attentissimo Montipò che si tuffa in tre occasioni deviando sempre lateralmente le insidiose conclusioni aquilotte. Al riposo sul vantaggio di 1-0 per il Verona e il pensiero a Dragowski.
SECONDO TEMPO
Dentro Verde per Ekdal e Hien per Gunter con lo Spezia che cambia e passa al 3-4-3. E al primo affondo lo Spezia passa: verticalizzazione di Ampadu per Bastoni che tocca Nzola il quale a giro di sinistro dal limite dell’area di rigore impallina Montipò pareggiando i conti. Subito dopo Zoet si supera in tuffo su Lasagna partito in ripartenza. Ancora da un cross dalla destra di Nzola prima Gyasi e poi Bastoni vedono le proprie conclusioni respinte in calcio d’angolo con l’ultimo intervento di Montipò. Una seconda frazione partita a razzo. Poi ecco Bourabia per Gyasi e Henry per Djuric.
Nzola la ribalta, Montipò evita il tris su Bourabia
Lo Spezia è però vivo ed è sceso in campo con energie trasformate rispetto alla prima frazione probabilmente perché scosso dal grave infortunio subito da Dragowski. Al 68° splendido il “no look” di Verde che libera a sinistra Agudelo pronto cross all’indietro per il rimorchio di Bastoni che conclude rasoterra: miracolo “alla Garella” di Montipò che devia in calcio d’angolo con il piede. E’ l’antipasto al raddoppio aquilotto che si materializza un minuto dopo. Verde cambia lato da sinistra a destra trovando Bourabia che crossa dalla destra in mezzo all’area dove Nzola prende l’ascensore e in torsione di testa la mette sul secondo palo dove lo straordinario Montipò, migliore in campo per il Verona, proprio non può arrivare. Spezia avanti e tutti a festeggiare sventolando la maglia di Dragowski in mezzo al campo! Spezia che al 73° va a un passo dal tris con una straordinaria conclusione di controbalzo di Bourabia indirizzata all’angoletto basso, ma Montipò ancora una volta si supera volando con la punta delle dita a deviare in calcio d’angolo.
Ceccherini si divora il pareggio, lo Spezia passa a quattro e non rischia più
L’occasione per il pari il Verona la crea da piazzato di Veloso che libera Ceccherini davanti a Zoet, ma il difensore alza incredibilmente la mira sopra la traversa. Gotti passa a quattro in difesa con lo Spezia che questa volta si chiude bene spazzando tutto quello che c’è da spazzare cercando in avanti la fisicità di Nzola o la classe di Verde per respirare. Dopo cinque interminabili minuti di recupero arriva il triplice fischio di Maresca: lo Spezia trova la prima pesantissima vittoria in trasferta della stagione, una vittoria di Gruppo, una vittoria da Squadra, una vittoria con una dedica GROSSA COSI’: FORZA DRAGO!
TABELLINO
HELLAS VERONA-SPEZIA 1-2
Marcatori: 30° Verdi (V), 53° e 69° Nzola (S)
Note: angoli 2-10, ammoniti Ampadu (S), Holm (S), Lasagna (V), Tameze (V), Amian (S) ed Ellertsson (S)
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Gunter (46° Hien), Ceccherini; Depaoli (80° Terracciano), Tameze, Veloso, Lazovic (70° Doig); Verdi (70° Kallon), Lasagna; Djuric (60° Henry). All. Bocchetti.
A disp.: Chiesa, Berardi, Perilli, Magnani, Cabal, Ilic, Hongla, Praszelik, Sulemana, Hrustic.
SPEZIA (3-5-2): Dragowski (39° Zoet); Amian, Caldara, Kiwior, Nikolaou; Holm, Ekdal (46° Verde), Agudelo (81° Ellertsson), Ampadu, Bastoni (81° Nikolaou); Nzola, Gyasi (60° Bourabia). All. Gotti.
A disp.: Zovko, Hristov, Salva Ferrer, Sala, Beck, Sher, Nguiamba, Strelec, Maldini, Leo Sanca.
Arbitro: Maresca
Guido Lorenzelli
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