Calcio Spezia
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Kiwior: “Ora penso solo alla salvezza dello Spezia e al mondiale in Qatar”

Gioca come un veterano e ha già gli occhi delle grandi addosso, il gigante polacco scoperto da Pecini allo Zilina si sta “prendendo” la Serie A: “Sono partito giovane: a 16 anni ero già in Belgio con l’Anderlecht. Non parlo molto, ma cerco di essere pratico aiutando i compagni.

Lunga intervista a Jakub Kiwior alla vigilia di Milan-Spezia sulle pagine dei colleghi del Secolo XIX.

Ecco le principali dichirazioni del gigante polacco in vista del match di San Siro.

SCONFITTA DI DOMENICA – «La sconfitta contro la Fiorentina ci ha lasciato grande rabbia e amarezza.  Siamo convinti che non meritassimo di uscire senza punti, ma anche quel finale così amaro deve aiutarci a crescere velocemente».

LA PRIMA ESPERIENZA ALL’ANDERLECHT-  «Partii presto da casa, a 16 ero già in Belgio all’Anderlecht, una delle migliori Scuole d’Europa. Mi venne consigliato di mettermi subito alla prova fuori dalla Polonia e così partii. È stata un’esperienza che mi ha arricchito, ma devo ringraziare tantissimo mio padre che mi ha seguito fino in Belgio, chiudendo la sua azienda edilizia pur di starmi vicino senza farmi mancare il supporto della famiglia e consentendomi di vivere il mio sogno».

SCUOLA DIFENSIVA BELGA – «C’è grande attenzione al palleggio, all’impostazione e alla velocità. Non parlerei di un reparto solo, ma si pensa a giocare come collettivo, cercando di creare un calcio veloce in entrambe le fasi»

LEADER DIFENSIVO – «Cerco di dare sempre il massimo e di aiutare la squadra in ogni modo. Non parlo molto, ma cerco di rendermi utile nel pratico».

MEDIANO DAVANTI ALLA DIFESA – «E’ un ruiolo che mi piace molto, mi ci trovo bene e già da ragazzino avevo giocato in quella posizione, quindi per me non era una novità anche se ormai sono un difensore a tutti gli effetti. La richiesta arrivò in seguito alle esigenze del momento: il mister mi chiese se ero pronto e io risposi presente! Alla fine è andata bene e credo di aver giocato un buon campionato. Ora invece sto cercando di lavorare sodo per migliorare come centrale difensivo».

I COMPLIMENTI DI LEWANDOWSKI E IL BARCELLONA – «Il Barca è uno dei club più importanti al mondo, punto di arrivo e sogno per tanti, ma ora non ci penso, sono concentrato qui. Le sue parole mi hanno reso davvero orgoglioso e mi hanno dato un’ulteriore spinta a migliorarmi, ma ora voglio pensare solo allo Spezia, a conquistare la salvezza con questa maglia e a guadagnarmi un posto tra i convocati per i Mondiali».

MONDIALE IN QATAR – «Non penso molto agli avversari da affrontare, non mi lascio emozionare. Sicuramente un Mondiale è un’esperienza che tutti i calciatori vorrebbero vivere almeno una volta nella vita: difendere i colori della propria Nazione è un’emozione unica e spero di farlo anche in Qatar, cercando di andare il più avanti possibile nella competizione».

SERIE A E POLONIA –  “Così tanti polacchi in Serie A? In Polonia quello italiano è il campionato più seguito».

SERGIO RAMOS – «Non ho veri e propri idoli. Se proprio devo dirne uno dico Sergio Ramos, che ho sempre ammirato molto».

ATTACCANTI –  «I più complicati da marcare? Difficile dirne uno solo, in Italia ho affrontato tanti calciatori di spessore, come mi è capitato a livello internazionale»

Subscribe
Notificami
guest

3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Nonostante una giornata calda e soleggiata oltre i 25° C il mister dello Spezia non...
Ecco la squadra arbitrale scelta per la delicata sfida che andrà in scena Venerdì sera...
Provati sia Bertola che Tanco per sostituire lo squalificato Nikolaou. Il dubbio rimane se utilizzare...

Dal Network

Non basta super Tutino, autore di due gol strepitosi. I bianconeri pareggiano due volte e...
Il tecnico del Cosenza alla viglia del match: "Vogliamo dare continuità a prestazioni e risultati...

Altre notizie

Calcio Spezia