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In trasferta è crisi nera per lo Spezia di mister Gotti

Nessun punto conquistato e nessuna rete segnata: record negativo a livello Europe. Fino a novembre servono accorgimenti tattici e recupero dei giocatori reduci da infortuni. A gennaio i Platek devono investire pesantemente sul mercato per sopperire alle volute lacune estive alla rosa

Niente da fare, neanche con la Salernitana sono arrivati punti o gol in trasferta. Lontano dal “Picco” lo Spezia non ha ancora raccolto un punto e tantomeno segnato un gol: record negativo di tutti i maggiori campionati europei che si “rafforza” partita dopo partita.

Inoltre le Aquile hanno conquistato un solo punto nelle ultime quattro giornate precipitando in classifica con la vittoria che manca ormai dalla rimonta vincente sulla Sampdoria al “Picco” di cinque settimane fa.

Atteggiamento giusto per un tempo, ma poco efficaci sotto porta

Eppure questa volta nel primo tempo l’atteggiamento della squadra di Gotti era stato giusto, aggressivo, pronto alla ripartenza e al recupero della sfera, ma poco efficace sottoporta dove Ampadu, Holm e due volte Agudelo avevano solo sfiorato la rete.

Ripresa, come spesso accade in trasferta, da dimenticare

La ripresa, dopo l’eurogol di Mazzocchi, è stata completamente un’altra partita con uno Spezia che ha subito l’aspetto mentale del gol al passivo come già successo altre volte e che ha smesso di essere aggressivo. Solo un grandissimo Dragowski nel finale con tre o quattro interventi super, in precedenza quasi mai operoso il polacco, ha evitato un passivo peggiore.

Così non va non c’è niente da fare: anche vincendo in casa, ma non facendo qualche punto fuori il percorso è tracciato e porta alla retrocessione in Serie B.

Bisognerà quindi cambiare alla svelta il rendimento fuori casa e tornare a fare punti già dalla prossima al “Picco” contro la Fiorentina.

Assenze e giocatori fuori forma

Ma la gara con la Salernitana ha detto altre cose: all’undicesima partita consecutiva da titolare (su 11) siamo ormai certi che questo Gyasi in coppia con Nzola davanti sia un pesce fuor d’acqua. Nettamente il peggiore in campo, quasi indisponente. Lo Spezia ha giocato in dieci fino alla sua sostituzione. Meglio come esterno a tutta fascia con compiti più difensivi visto che in attacco non riesce a essere incisivo, o al massimo esterno in un tridente.

Uno Spezia che non può prescindere da un Verde che stia bene e venga schierato titolare: troppo importante l’apporto di classe e imprevidibilità portato alla squadra dal N°10.

E poi serviranno i rientri di Bastoni e Reca al 100% fino alla sosta di novembre.

Una mano dal mercato di gennaio è obbligatoria

Infine serve il mercato! Questa squadra mette in mostra alcune lacune evidenti che vanno colmate con il mercato: una squadra che subisce troppi gol e ne segna molti meno.

Serve un attaccante da doppia cifra che possa affiancare o sostituire all’occorrenza Nzola.

Serve che venga fatto qualcosa in difesa per renderla più solida e serve quel centrocampista, che come l’attaccante era stato richiesto da Pecini prima del suo esonero, che prenda il posto di quel Maggiore ceduto proprio alla Salernitana e mai effettivamente sostituito nella rosa ereditata da Thiago Motta a Gotti.

I Platek devono mettersi in testa che se per il terzo anno consecutivo vogliono mantenere la Serie A devono investire e devono farlo in maniera pesante nel mercato di gennaio perché era ed è sotto gli occhi di tutti come questa rosa abbia delle lacune trascinate dietro dal mercato estivo per volere della stessa proprietà americana.

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