Le parole rilasciate dal calciatore colombiano a Il Secolo XIX.
Kevin Agudelo è stato protagonista di una lunga intervista concessa ai colleghi de Il Secolo XIX e presente nell’edizione odierna del quotidiano. Il jolly colombiano si è detto soddisfatto del cammino intrapreso fin qui dalle aquile ed ha manifestato la voglia di crescere ancora a livello personale, in particolare in tema di concentrazione. Agudelo ha poi sottolineato l’importanza dell’amico e compagno Daniele Verde. Elogi anche per le rivelazioni Holm ed Ellertsson.
Di seguito l’intervista ad Agudelo:
VOGLIA DI MIGLIORARE – “Sono migliorato tanto in questi ultimi anni, ma sono convinto di poter fare meglio con la maglia dello Spezia. Però ho ancora difetti sui quali sto lavorando sono cresciuto calcisticamente anche perché ho giocato in tanti ruoli, da esterno a mezzala a punta, sia con Italiano che con Motta che mi hanno fatto migliorare sotto vari aspetti, tecnici e mentali. Adesso l’obiettivo è quello di raccogliere tutte le cose che ho imparato per trasferirle nel nuovo ruolo che mi ha cucito addosso mister Gotti”.
IL GRADO DI DIFFICOLTA’ RISCONTRATO NEL CAMBIO RUOLO – “Alto, molto alto, anche perché nelle ultime due stagioni, a parte qualche piccola variazione, abbiamo sempre giocato con il 4-3-3, ma anche in quel modulo spesso e volentieri mi abbassavo davanti alla difesa per fare pressing e ripartire”.
IL MISTER – “Mister Gotti sta spendendosi molto per farci assimilare le sue idee di gioco, le idee sono nuove ma la voglia di far bene è rimasta immutata. Io come Gyasi del resto sono abituato a cambiare posizione in campo, penso che ci serva un po’ di tempo per riuscire a svolgere al meglio le direttive del mister, ma personalmente ce la metto tutta”.
CONCENTRAZIONE ED INIZIO DI STAGIONE – “Devo migliore qualcosa in termini di concentrazione nel momento decisivo dell’azione, ad esempio a Napoli dopo buoni movimenti ho sbagliato qualche appoggio di troppo, e questo non deve succedere perché si possono creare situazioni pericolose: su queste cose devo migliorare, sul momento decisivo, se devo passare o tirare, in quell’istante ho pensato tante cose, invece di tirare o fare un cross dopo 60 metri palla al piede non mi devo trovare impacciato. Comunque dopo sette gare siamo ad un buon punto di partenza: abbiamo fatto vedere tante cose buone contro le grandi, abbiamo fatto punti importanti, ma abbiamo ancora tante cose da capire, mister Gotti ci sta dando tanto della sua esperienza ma non è facile riuscire a realizzare sempre quello che ci chiede, ogni tanto sbagliamo qualcosa ma le idee sono buone”.
L’ASSENZA DI VERDE – “Dani per noi è fondamentale, lo sento spesso e sono ottimista di rivederlo presto in gruppo, noi siamo grandi amici anche fuori dal campo”.
I CALCI PIAZZATI – “Devo dire la verità, i corner non sono il mio forte, invece le punizioni… in allenamento si decide chi deve battere, io mi alleno sui calci piazzati ma poi in partita la batte chi se la sente meglio…Forse dovrei rischiare e chiedere il pallone, magari in una partita dove vinciamo facile chiederò di batterla”.
HOLM E ELLERTSSON – “Mi hanno sorpreso, hanno grandi qualità: Holm ha un bel passo, buon cross, non si stanca mai, spinge E ci dà una mano sul gioco aereo, mi sorprende perché è giovane ma ha grande personalità. Anche Mikael quando entra in campo ha una voglia gigante di dimostrare le sue qualità, gli piace ricevere e giocare palla, a differenza di altri giocatori più tecnici come ad esempio i play che preferiscono più farla girare, lui la vuole per attaccare l’avversario nell’uno contro uno”.
SETTE PRESENZE E ZERO GOL – “Anche perché non gioco punta adesso, ma magari all’Olimpico, chissà”.
