Il direttore sportivo del Napoli, prossimo avversario dello Spezia, si racconta a tutto tondo. Dalla scoperta di Kvaratskhelia all’allenatore ex aquilotto Spalletti fino a un “Maradona” verso il sold-out.
Oggi sulle pagine del Corriere dello Sport lunga intervista al Direttore Sportivo del Napoli Giuntoli nella quale si parla anche di Osimhen, dell’ex aquilotto Luciano Spalletti e dell’entusiasmo dilagante del “Maradona“.
Ecco alcuni tratti dell’intervista al dirigente del Napoli.
OSIMHEN ASSENTE SABATO – «Non ci sarà sabato, ma non dovrebbe essere uno strappo. Deve imparare a dominarsi. Ma ha visto come ha demolito il Liverpool in mezz’ora?».
KHVICHA KVARATSKHELIA – “Siamo stati più rapidi di Juve, Roma e Real Sociedad perché lui non era mai uscito dal nostro taccuino. La prima volta che ho visto Khvicha in un video eravamo nel cuore del lockdown. Lui avrà avuto diciannove anni, ma già bravo con i piedi. C’era ancora Rino e ci piacque subito, ricordo che chiamammo Kaladze per saperne di più.”
LUCIANO SPALLETTI – «Lui sta vicino a casa mia, si parla lo stesso dialetto. Lo conosco fin da quando veniva a fare il torneo dei rioni ad Agliana. Lo stimo molto. È un talento speciale, perché non ha un solo spartito. È un camaleonte, cambia l’allenamento per ogni partita. Fa un calcio liquido in fase di possesso e solido in fase di non possesso. Alterna palleggio e verticalità. È il più completo di tutti. Il Liverpool gli ha dato campo, e lui ha fatto con Klopp quello che Klopp fa con gli altri. Lo ha steso».
MARADONA SOLD OUT – «Vuol dire che Napoli è contenta di veder giocare bene a pallone. Dopo otto anni la conosco, è una città di bocca buona, dai tempi di Vinicio. I tifosi sanno che questa è una squadra giovane e in fase di costruzione, può avere alti e bassi. Ma di sicuro farà divertire. Spalletti ha una varietà tattica che stupisce e non lesina mai lo spettacolo. L’ho detto, è un camaleonte. La città ha stretto con lui un patto sulla qualità. È un patto d’amore».