Il Direttore di Gara tiene calma la partita con il dialogo nel primo tempo e con i cartellini gialli nella ripresa. Perfette le decisioni prese sugli episodi più controversi
C’erano timori da parte dei tifosi ricordando il precedente con il Cagliari alla prima giornata quando non venne assegnato un clamoroso rigore agli aquilotti e sul capovolgimento di fronte i rossoblu infilarono il 2 – 2.
Invece la prova di Fourneau allo “Stadium” è veramente molto buona.
Dirige la prima frazione con grande autorevolezza, dialogando con i calciatori e senza dover ricorrere all’uso dei cartellini.
Cartellini che iniziano a uscire nella ripresa quando i “giri della partita” si impennano e il match si scalda maggiormente.
Tutte decisioni giuste comunque per mantenere nel solco tracciato del primo tempo anche il secondo.
RIGORI RICHIESTI – Sulla prima richiesta di rigore da parte della Juventus Nikolaou tiene le mani dietro la schiena sul tiro di Arthur. Le braccia sono raccolte dietro il corpo e quindi non aumentano il volume dello stesso. Non serve l’intervento del VAR basta il “Silent Check”.
Sul secondo rigore richiesto il tiro di Bernardeschi finisce sulle braccia di Reca che sono anche questa volta raccolto a protezione del corpo non aumentando il volume. Stessa lettura del primo episodio che risulta assolutamente corretta.
Nel finale è lo Spezia a richiedere un calcio di rigore. Dopo il tiro di Salva Ferrer c’è un contatto in area tra il terzino iberico e Rabiot: Fourneau è sicuro senza neanche dover ricorrere al VAR. Non è rigore ed è deciso nel prendere la decisione giusta.
Per la sua ottima ottava direzione stagionale in Serie A Calcio Spezia “premia” Fourneau con un bel 7 in pagella.