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Mourinho: “Motta è uno dei “miei”, possibile coppia Abraham-Borja Mayoral”

Ecco la consueta conferenza stampa pre partita dell’allenatore della Roma alla vigilia della gara con lo Spezia: “Ammonizioni? Vi rispondo che siamo primi come tiri in porta in Serie A, almeno non dico nulla di quello che non devo dire.”

Nella sala stampa del centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria va in scena la conferenza stampa del tecnico Josè Mourinho, alla vigilia del match contro Lo Spezia, valevole per la diciassettesima giornata del campionato di Serie A.

Segue la diretta:

“Un ricordo su Thiago Motta?”

La gente pensa che ho conosciuto Thiago nel 2009, ma io l’ho conosciuto quando era nella primavera del Barcellona. È uno dei miei, come Stankovic e Chivu, sono sempre preoccupato di sapere come vanno le loro partite da allenatori, ma domani saremo avversari.

“Ipotesi Abraham-Mayoral?”

Abbiamo tante assenze, è un’opzione. Ma anche Shomurodov è pronto, anche Felix. Sono contento perché hanno fatto gol, e per l’opinione pubblica il gol è fondamentale, più delle prestazioni.

“Come cambia il gioco di Abraham con Mayoral, che forse è più seconda punta rispetto a Shomurodov che attacca di più la profondità?”

Mayoral è più pericoloso in area che fuori, Shomurodov è più di corsa e di profondità. Per Tammy non cambia tanto, ha il suo stile con la palla e senza palla.

“Se dovesse proseguire con la difesa a tre, ha individuato un cambio per Karsdorp e Viña?”

È molto difficile. In questo momento non ci sono tante possibilità per giocare a 4, ci manca chi può giocare sulla fascia. Non ci sono delle alternative a Karsdorp e Viña.

“Sul mercato la priorità è sempre il centrocampista, o è diventato un terzino di riserva?”

Approfitto della domanda per chiarire che non sono dispiaciuto del mercato estivo. La società aveva intenzione di darmi il centrocampista, ma il nostro è stato un mercato di reazione. Mi dispiace perché vorrei avere una rosa il più competitiva possibile. Se è possibile mi farebbe piacere avere rinforzi a gennaio e in estate. Non ci saranno investimenti folli a gennaio, siamo tutti e tre allenati: io, Pinto e i Friedkin. La priorità è coprire tutte le limitazioni e lacune, tu ci sei arrivato con la tua domanda. Oggi ci mancano El Shaarawy, Pellegrini, Spinazzola e altri, e fa spavento. In una situazione normale bastano due-tre acquisti.

“Qualche settimana fa ci disse che non le piaceva giocare a 5…”

Non mi piace giocare a 5, non mi dispiace giocare a 3. Gli esterni devono essere offensivi con capacità di fare lavoro difensivo.Non mi piace giocare a 5.

“La sua idea tattica può cambiare definitivamente? Felix sarà convocato?”

Sì, Felix sarà convocato. Si è allenato con noi tre giorni, e sarà convocato. A me piace la cultura tattica. Penso che il tempo aiuti a costruire cultura tattica, con una squadra che sappia giocare con più moduli diversi. Sono aperto a fare il possibile per cercare il meglio dai miei calciatori. In questo campionato in molti giocano a tre o a cinque. Mi dispiace che all’inizio di un progetto a causa dell’emergenza non ci sia modo di costruire consolidità, ma si possa solo saltare da una partita all’altra in base alle indisponibilità. Se non mi avessi fatto la domanda non ne avrei parlato, non vale la pena di piangersi tanto addosso. A gennaio in molti torneranno”

“A Sofia la squadra ha rischiato, come si fa a migliorare la mentalità, soprattutto delle seconde linee?”

Dipende dal profilo di quelli che tu chiami “seconde linee”. Se non hanno esperienza bisogna lavorare e basta. A volte sono problemi di atteggiamento naif. Se invece sono calciatori senza motivazione, è un altro discorso. Noi abbiamo tanti primavera, come Bove ad esempio. Il campionato primavera in Italia è di un livello molto basso, che non prepara al calcio dei professionisti. A Sofia, e non è una critica al ragazzo, Darboe si è fatto infilare all’ultimo minuto. Non è discorso di qualità, è atteggiamento naif. L’avversario ha meno qualità, ma ha più esperienza e non perde quel duello. Vorrei fare come Inzaghi che si girà e vede altri titolari, ma è una realtà diversa. Mi piace lavorare con i calciatori che ho a disposizione. Bisogna accettare gli errori come parte di un processo di crescita. La cosa che voglio sia chiara per la centesima volta è che mi piacerebbe lottare per altri obiettivi, ma sono molto contento di essere qui.

“La Roma ha tanti ammoniti, ma non è tra le squadre che fa più falli. È un problema di severità arbitrale o di cultura tattica? Manca un po’di furbizia ai suoi?”

Meglio parlare di un’altra statistica in cui siamo primi. Siamo la squadra con più tiri in porta. Restiamo su questa statistica, è meglio. Almeno non dico nulla che non devo dire.

(FINE)

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