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Eraldo Valaperti: il Bologna nel nome, lo Spezia nel cuore

Grande appassionato di calcio, concittadino di Simone Bastoni, amico di Alessandro Cesarini e tifosissimo di Spezia e Bologna vivrà in maniera davvero particolare il match di domenica: “Lo Spezia non molla mai, che forza Maggiore, Vignali e Bastoni, ma anche Verde. Quella volta che il Bologna mi fece entrare a un allenamento a porte chiuse e conobbi Terzi”

Ci attende a Piana Battolla vestito di tutto punto: maglia dello Spezia regalatagli dall’ex aquilotto Alessandro Cesarini, attaccante di Follo ora al Piacenza, e sciarpa e cappellino del Bologna.

Si capisce subito che nei settantaquattro anni, da compiere a giugno, di pura passione calcistica di Eraldo Valaperti, commerciante di Piana Battolla e da anni dirigente della locale formazione dilettanstica dell’Olimpia, c’è stato spazio per due grandi amori: lo Spezia e il Bologna.

Concittadino di Simone Bastoni, terzino mancino delle Aquile rivelazione di questa stagione di Serie A, ma con il cuore diviso a metà tra la grande passione la maglia “bianca” e un nome importante che lo ha portato a tifare per il Bologna.

Come sono diventato tifoso del Bologna? Lo sono diventato addirittura ancora prima che vincesse il campionato nel ’64, perché in casa mio padre e i miei zii masticavano pallone e Bologna. Mio papà infatti mi chiamò Eraldo in onore di Eraldo Monzeglio, l’unico giocatore del Bologna che giocava in nazionale in quegli anni.

Monzeglio, difensore classe 1906, fu Campione del Mondo con l’Italia nel 1934 e nel 1938 disputando con il Bologna 252 partite segnando 4 reti.

Domenica i suoi due grandi amori calcistici si affrontano nello scontro diretto. Che partita si aspetta?

Credo che lo Spezia, sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria ottenuta in extremis contro il Crotone, possa fare bene, ma il Bologna, che viene da due sconfitte consecutive, ha voglia di riscatto. La squadra di Mihajlovic costruisce tantissimo, ma segna poco. In casa sotto l’aspetto gol va un po’ meglio.

Ha parlato delle ultime due prestazioni di Spezia e Bologna: come ha visto le due squadre?

Lo Spezia ha dimostrato anche contro il Crotone di essere una squadra che non demorde mai e non si abbatte davanti alle difficoltà: giocano con grinta e voglia fino al 100° minuto. Con la Roma il Bologna nel primo tempo meritava molto di più, si sono presentati un po’ di volte nell’area piccola senza concludere mai, poi per un errore sono andati sotto, e nel secondo tempo con la grande foga di pareggiare non si sono espressi come nel primo tempo.

Primo campionato in Serie A dello Spezia, il suo pensiero sulla stagione aquilotta?

E’ stata una bella scoperta per tutti, soprattutto per quelli che ci davano già per spacciati a inizio stagione. La squadra di Italiano ha giocato sempre molto bene, anche se molto penalizzata per aver dovuto giocare le prime gare interne della stagione al “Orogel – Dino Manuzzi” di Cesena.

Quali sono stati i giocatori che l’hanno impressionata maggiormente finora?

Sai che da dirigente e sportivo mi dispiace fare i nomi dei singoli. Se proprio me lo chiedi ti dico i nostri tre ragazzi di Spezia Maggiore, Vignali e Bastoni. Quest’ultimo, oltretutto mio compaesano, e suo fratello è mio giocatore nell’Olimpia Piana Battolla. A loro aggiungo quel “peperino” di Daniele Verde che si è messo addirittura a siglare dei veri e propri eurogol!

Le chiavi di questo successo chiamato Spezia sono in tasca a mister Vincenzo Italiano che guida i suoi ragazzi dalla panchina. Che idea si è fatto sul mister delle Aquile?

Di mister Italiano, come tutti del resto, non posso che pensare molto bene. Mi ha dato delle ottime impressioni e penso sia giusto dare molto spazio a questi giovani allenatori con idee interessanti. Sa spronare la squadra nel modo giusto: quando passo da Follo sento bene le sue urla ai ragazzi durante gli allenamenti!

Qualche ricordo legato a Spezia e Bologna della sua “vita da tifoso”?

Dello Spezia mi ricordo con grande piacere un grande giocatore come Nedo Sonetti, già faceva intravedere che sarebbe diventato un ottimo calciatore e poi un grande allenatore.

Del Bologna mi ricorderò sempre di quel lunedì di aprile del 2008 alle ore 11:00, la squadra era a fare la rifinitura nello stadio di Follo perché la sera avrebbe giocato con lo Spezia, era ovviamente una seduta tutta a porte chiuse, però sapendo che ero un super tifoso, mi hanno fatto entrare in tribuna ad assistere all’allenamento. L’allenatore era  Arrigoni. A seduta terminata ho potuto salutare tutti i giocatori che mi hanno riempito di gadget autografati, tra loro ho conosciuto anche Claudio Terzi che ora è da anni un nostro giocatore nello Spezia.

E ora, per concludere, la domanda più difficile di tutte: per chi farà il tifo domenica?

Sarò sincero al 100%: quando lo Spezia gioca contro le altre diciotto o contro qualsiasi altra squadra faccio sempre il tifo per le Aquile, ma quando gioca contro il Bologna è davvero dura… Il cuore è rossoblu per via di mio papà e non mi sento di tradirlo. Non è successo neppure quando siamo retrocessi per due volte in Serie C. Ho combattuto anche con gli sfottò di molte persone. Un pronostico? Dopo due sconfitte di misura penso che il Bologna vorrà smuovere la classifica. Comunque faccio un grosso in bocca al lupo a tutte e due le squadre.

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