Senza un accordo entro marzo, nuovo bando
La spaccatura che sta dividendo le società della Serie A sulla questione fondi starebbe offrendo anche una triste deriva “snobistica”: in certi ambienti calcistici, specialmente in una parte di quelli romani, le nove società schierate a favore dei Fondi sono chiamate i “nove nani”, per sottolinearne situazioni debitorie e/o fatturati modesti rispetto a quelli delle big e comprendendo tra i nani anche la Roma che il fatturato non ce l’ha certo “nano”.
Tra le nove, oltre ai giallorossi, anche Samp e Bologna (poi Genoa, Spezia, Torino, Sassuolo, Benevento e Crotone), che oggi si affrontano al Dall’Ara. E che stanno facendo fronte comune contro le strategie elitarie delle undici che puntano su Dazn e a cassare definitivamente l’operazione Fondi. Dopodomani alle 11.30 in videoconferenza (per la Samp, Ferrero e Vidal), è stata convocata in via d’urgenza una nuova assemblea di A sul diritti tv 2021/2024.
La scadenza del 29 marzo si avvicina, senza accordo (la maggioranza è 14) l’attuale bando scadrà e quello nuovo rimetterà in gioco Sky.La società blucerchiata sta definendo il bilancio 2020, lo fa ora per via delle usuali analisi delle scritture di chiusura e in particolare del ricalcolo dei diritti tv 2020/2021. Bilancio impattato dal Covid che ha contratto i ricavi e ridotto drasticamente le plusvalenze da calciomercato. Si dovrebbe chiudere con un passivo tra i 10 e 15 milioni, potendo la società avvalersi (come tutte) della deroga circa la sospensione degli ammortamenti su immobilizzazioni materiali e immateriali concessa al sistema calcio per fronteggiare la crisi. Senza deroga, il rosso supererebbe i 40 milioni. Si legge su Il Secolo XIX.