Aquile belle a vedersi, ma poco concrete: nelle ultime tre trasferte solo il gol di Piccoli
Dopo le ultime prestazioni fornite è evidente come lo Spezia regga benissimo un tempo, anche contro grossi calibri come Juventus e ieri sera Atalanta, per poi “crollare” nella ripresa. Un problema a cui porre rimedio in fretta che sta diventando quasi una costante in questo periodo della stagione, una costante pericolosissima per una squadra che deve salvarsi. E’ successo nelle ultime tre trasferta con Fiorentina, Juventus e Atalanta terminate tutte con una sconfitta e con tre reti incassate nonostante i primi 45′ minuti giocati meglio delle avversarie di turno, ma terminati tutti sullo 0 – 0 iniziale.
Prime frazioni dominate, ma senza graffiare
La costante dei primi 45′ minuti in tutti e tre i casi è stata infatti l’assenza di gol. Insomma uno Spezia che non punge pur giocando bene e questo è evidentemente un problema.
Ieri nel primo tempo solo una bella parata di Sportiello su diagonale potente di Ricci dopo invinto di Verde. Troppo poco. Pesa sul risultato di ieri, e preoccupa per il prosieguo della stagione, la condizione fisica deficitaria di Nzola quasi un peso per la squadra ieri. A questo punto, forse, meglio puntare dall’inizio su un giocatore più in forma e inserire il bomber franco-angolano a gara in corso. Sembra un’opzione sulla quale valga la pena riflettere. Anche perchè all’orizzonte si staglia la fondamentale quanto durissima gara con il Cagliari di sabato prossimo al “Picco”. Partita in cui è vietato sbagliare atteggiamento, in cui si dovrà girare a mille.
I sardi hanno una squadra ottima dal punto di vista tecnico e Semplici lo sta dimostrando con 7 punti in tre partite: bastava solo una regolata alla squadra rossoblu per permetterle di esprimere il suo potenziale. Giocatori come Cragno, Godin, Rugani, Duncan, Nainggolan, Nandez, Joao Pedro e la vasta scelta offensiva con Pavoletti, Simeone, Sottil e Cerri, senza dimenticare Rog e Asamoah, sono elementi di grandissima qualità e non da lotta salvezza dove comunque ora il Cagliari si trova per via di una prima parte di stagione drammatica.
Tutti i black-out della ripresa
Italiano poi dovrà lavorare molto anche sulla testa dei suoi ragazzi. In questo torneo è capitato spesso che la sua squadra subisse degli “uno – due” micidiali a pochissimi minuti di distanza come successo ieri sera con le reti di Pasalic e Muriel che in due giri di lancette hanno indirizzato la gara dopo un’ottima prima frazione. Dei black – out a volte inspiegabili per come si stavano sviluppando le gare in questione.
Successe già all’esordio in campionato contro il Sassuolo con due reti subite tra il 64′ e il 66′ che portarono il punteggio dall’1-1 all’1-3. La storia si ripetè con il Milan a San Siro con altre due reti subite in due minuti tra il 76′ e il 78′ per il finale di 0-3. Ancora all’Olimpico con la Roma con due reti tra il 52′ e il 55′ e punteggio che dall’1-1 andò sull’1-3. A Crotone nel giro di sette minuti tra il 49′ e il 56′ si passò dall’1-1 all’1-3. Con Fiorentina e Cagliari si riuscì invece poi a rimettere in piede la partita. Con i “Viola” due gol incassati tra il 2° e il 4° minuto, ma poi arrivò il 2 – 2 finale. Proprio con il Cagliari, prossimo avversario al “Picco”, il vantaggio di 1 – 0 venne annullato tra il 52° e il 56° con l’1-2 poi al 93° il rigore di Nzola a fissare il definitivo 2-2. Anche con il Parma in casa due reti subite in rapida successione: al 17° e 25° poi annullate dalla doppietta nella ripresa di Gyasi.
Insomma uno Spezia dai due volti che piace per metà gara, ma che concede il fianco nell’altra metà.
Se tre indizi fanno una prova, sette sanno di certezza e sembra infatti certo che questo sia un problema pressante a cui porre rimedio per non compromettere anche le prossime gare, anche perchè la vittoria ad oggi manca dal 13 febbraio ossia dal famoso 2 – 0 del “Picco” al Milan.
Nelle successive cinque gare incamerati 2 punti dei 15 a disposizione e con due rimonte negli scontri diretti casalinghi con Parma e Benevento.
