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E se “regalassero” a Italiano un esterno offensivo che sappia concretizzare?

La nostra è ovviamente una provocazione, ma dettata da quanto visto in molte gare di questa squadra. Sugli esterni serve concrettezza, oltre che tanta corsa. Le Aquile potrebbero così fare il definitivo salto di qualità

La prima vittoria casalinga in Serie A dello Spezia al “Picco” purtroppo privo della cornice più importante, quella dei tifosi, è finalmente arrivata.

Per la prima volta nel massimo campionato arriva anche la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta in casa del Napoli nel giorno dell’Epifania.

Un successo meritatissimo quello dello Spezia contro i blucerchiati frutto della grande mole di gioco e dei meccanismi perfetti che mister Italiano ha saputo instillare nella sua squadra.

Spezia “prima maniera” contro una Sampdoria “vecchio stampo”

Rispetto a Napoli infatti, dove la gara era stata di grande sofferenza, si è rivisto lo Spezia delle prime giornate, quello che piaceva e che per lunghi tratti dominava la partita.

Si è notata più attenzione in fase difensiva rispetto quello “Spezia prima maniera“, anche se la rete del momentaneo pareggio la Sampdoria l’ha messa a segno con un’azione di ripartenza dove i terzini aquilotti hanno lasciato la difesa scoperta.

Un’eventualità da mettere in conto se i laterali di difesa diventano attaccanti sovrapponendosi agli esterni d’attacco che rientrano verso l’interno del campo per creare densità e liberare lo spazio agli esterni bassi.

La tattica di Ranieri era chiara, provando un po’ a replicare il collega Ballardini con il Genoa: linea bassa, squadra coperta e ripartenze ficcanti per prendere in contropiede lo Spezia.

Tattica che non è riuscita, anche, per la prova “monstre” di Terzi e dell’ex di turno Chabot che hanno fermato il velocissimo Keità.

Gli esterni d’attacco nota dolente

Se una nota negativa la vogliamo proprio trovare in una squadra che vince e convince facendo a meno di tantissimi giocatori importanti sono proprio gli esterni offensivi.

Tanta corsa, tanto impegno, ma poco costrutto è la sintesi delle prove di Gyasi e Agudelo, un pochino meglio almeno in avvio Diego Farias.

Dove potrebbe essere lo Spezia con i gol degli esterni d’attacco?

E’ una domanda che ci siamo posti spesso e che forse nel suo incoscio si è posto anche mister Italiano.

Proprio il mister ha detto nel post partita che Saponara si vede come esterno offensivo a sinistra, ma che per ora l’ex Fiorentina sta proseguendo un periodo di riatletizzazione per farlo tornare in forma al pari dei compagni prevenendo eventuali infortuni.

Saponara potrebbe quindi essere prevalentamente usato da esterno d’attacco dando maggiore qualità all’attacco.

E allora, forse, un altro rinforzo sulla corsia opposta di un elemento che, oltre a doti atletiche, abbini anche una maggiore concretezza potrebbe far fare il definitivo salto di qualità a questa squadra?

Perchè non provarci in queste ultimi due 22 giorni di mercato…

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