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L’Angolo del Tifoso, Spezia-Sampdoria è il derby dei fratelli Fiore

Spezzini entrambi: Sandro abbonato alla Curva Ferrovia da sempre, Michele tifoso della Sampdoria e simpatizzante delle Aquile. Per la prima volta si incrociano in Serie A e ci raccontano come vivono questa particolare partita.

Torna la rubrica di Calcio Spezia che dà voce ai tifosi delle Aquile, torna “L’Angolo del Tifoso” e per il match tra Spezia e Sampdoria lo fa con una puntata speciale, una puntata doppia!

Sono infatti oggi nostri ospiti i fratelli Sandro e Michele Fiore, il primo da sempre tifoso delle Aquile il secondo tifoso della Sampdoria e simpatizzante per i bianchi di Italiano.

47 anni Sandro e 43 Michele, da ragazzi sono stati anche calciatori dilettanti, tutti e due centrocampisti. Sandro più di interdizione, Michele era un’ala vecchio stampo. Per entrambi tanti chilometri macinati al seguito dello Spezia, ma nel caso di Michele anche della squadra ora allenata da Ranieri.

Lo Spezia è risorto in una delle partite più difficili: battuto il Napoli in inferiorità numerica. Come vi è sembrata la partita?

SANDRO: “Lo Spezia ha subito nel primo tempo un Napoli entrato in campo con la voglia e la necessità di vincerE, poi con determinazione, grinta, tenacia e un po’ di fortuna, che nel calcio non guasta mai, ha portato a casa una vittoria tanto insperata quanto necessaria. Una partita incredibile che ci ha tenuto con il cuore in gola 90 minuti. Una partita che entrerà nella storia come altre imprese del passato anche recente…Esempio che nel calcio non bisogna mai dare nulla di scontato che tutto è possibile, per questo è il gioco più bello del mondo!

MICHELE: “Ho visto uno Spezia finalmente concreto, con la mentalità della squadra che si deve salvare. Certo ha sofferto il Napoli, ma non ha rubato niente. È importante capire che è un momento decisivo e conta fare punti. Tornerà il bel gioco quando ci sarà qualche punto in più in cascina.

È stata la rivincita di Provedel e Terzi, giocatori che erano stati forse troppo facilmente criticati da molti tifosi…

S: “Provedel croce e delizia di questa squadra. E’ un giocatore incredibile che alterna errori clamorosi a parate europee. Quello che è certo è che fino ad oggi gli dobbiamo almeno 3/4 punti. Terzi è il capitano, e non si discute!

M: “Provedel non mi piace perché è troppo scostante, anche dentro la stessa partita. Per fortuna a Napoli i suoi errori non sono costati dei gol e successivamente si è riscattato con belle parate, ma in serie A contano i dettagli e secondo me servirebbe un portiere più affidabile. Terzi penso che paradossalmente sia più adatto alla A che alla B.

Anche in casa Sampdoria un ottima vittoria firmata proprio da due ex Inter…

S: “Generalmente sono contento quando vince la Samp. Non ho visto la partita contro l’Inter, ma sono sicuro che Michele sarà più preciso di me in questa risposta.

M: “Bella Samp. Coriacea. Ha sofferto, ma ha tenuto e ha messo in mostra finalmente un po’ di talento. Keità può’ fare la differenza, Candreva sempre affidabile. Due buoni innesti.

Lunedì lo scontro diretto al “Picco”. Perché vince lo Spezia? Perché vince la Sampdoria?

S: “Anche venendo da due imprese entrambe le squadre hanno bisogno di punti: sarà una gara vera senza sconti con due allenatori che vedono il calcio in maniera diversa. Sarà una gara tutta da vivere, impossibile fare un pronostico.

M: “Io penso che pareggeranno e mi andrebbe benissimo. Un punto è utile ad entrambe del resto…

In casa Fiore come si vive questo derby nel derby?

S: “Bella domanda… E’ la primissima volta che si gioca un derby così importante: credo che la vedremo insieme da buoni amici.

M: “Penso lo vedremo assieme. È un inedito. Tiferò Samp perché sono della Samp, anche se seguo lo Spezia in curva da anni. Ma il Doria è la mia fede. Per fortuna la classifica mi agevola nel viverlo sicuramente con maggiore serenità che non se avessimo fame di punti.

Come sei diventato tifoso delle Aquile e, nel caso di Michele, dei blucerchiati?

S: “La prima partita vista in vita mia fu Sampdoria-Verona nell’84. Quello era il Verona Campione d’Italia e mio padre mi portò nel vecchio Marassi dove successivamente vidi anche Platini e Maradona. Ma fu quando entrai per la prima volta al “Picco” che mi innamorai sentendo un senso di appartenenza che mai più se ne andò e che ancora oggi porto orgoglio dentro. La partita era Spezia-Reggiana dell’87 decisa da un gol di Ferretti su rigore.

M: “Per mio padre. Non lo ringrazierò mai abbastanza per questo. “Per che squadra tieni?” “Come mio papà”. È una strofa del nostro inno, del resto.

La partita che non potrete mai scordare è e perché?

S: “Senza ombra di dubbio Spezia-Alessandria 2-1: una battaglia sotto la pioggia. Subito sotto, Zaniolo la pareggia, Carlet si alza dalla panchina e ci porta avanti con una punizione bomba sotto la Curva Ferrovia e poi Hugo para il rigore al 95°. Se dovessi spiegare cos’è l’emozione da Alberto Picco racconterei quella partita…indimenticabile! L’altra in trasferta: Livorno-Spezia 0 – 1 gol di Francolino Fiori su assist di Gianluca Coti, un altro giocatore indimenticabile.

M: “Mi viene in mente Doria – Napoli, gol di Pazzini alla fine e Doria in Champions. Poi festa in Piazza De Ferraris. Ero giusto assieme a mio fratello. Indimenticabile.

Il giocatore al quale vi sentite più legati?

S: “Sicuramente Max Guidetti: la doppietta che stese il Genoa nel 2006 ed eroe della storica promozione in serie B in quel campionato, ma sicuramente anche Giovanni Pisano. Le sue sportellate in area e le esultanze a rete non me le dimenticherò mai!

M: “Il mio idolo è stato Mauro Bertarelli. Fortissimo e sfortunatissimo. Ma se devo dire uno di cui sono ancora innamorato perso dico Cassano. Poesia pura. Ogni tanto riguardo i suoi video e ho i brividi. Faceva cose non normali. Un suo stop valeva il prezzo del biglietto. Talento senza eguali.

Spezia e Sampdoria dove possono arrivare?

S: “Spero in una salvezza dello spezia perché il suo popolo merita di godere la massima serie dal vivo. È un regalo che la storia calcistica della nostra vita ci deve…

M: “Qualche anno fa pensare soltanto a questa partita sarebbe stata utopia. Invece lo Spezia c’è, con merito, e ci sta benone in Serie A. Spero davvero che entrambe si salvino e di poter tornare al “Picco” e a “Marassi” per vederle dal vivo il prossimo anno.

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