La formazione di Italiano, però, sta lasciando troppi punti per strada. Serve una svolta
A guardare la classifica di oggi, si ha la tentazione di definirla in qualche modo bugiarda. Lo Spezia è quart’ultimo, complice anche la sconfitta subita nell’atteso derby ligure contro il Genoa. A guardare il gioco espresso dalla squadra viene difficile pensare e credere che Terzi & C. siano solamente ad un punto dalla zona retrocessione. Pesano come macigni, e speriamo non sia così anche a maggio, lo score finale di alcune partite: Parma, Bologna, su tutte. Partite in cui il pareggio ha assunto il sapore più dei due punti persi che del singolo guadagnato, momenti in cui serviva la zampata e forse anche qualche aggiustamento tattico. Due elementi che si mescolano per consegnarci uno Spezia non ancora del tutto pronto. Uno Spezia bello nelle intenzioni e nell’amalgama di squadra, ma inaffidabile nel momento della concretezza e del salto di qualità, vedi appunto le sconfitte subite contro Crotone e Genoa.
Il gruppo è compatto e soprattutto lavora bene e cresce, ma accusa gli imprevisti con una fragilità disarmante. Dove risiede, dunque, il punto di svolta che Vincenzo Italiano è chiamato a trovare? In una maggior versatilità nel modulo? Nel reintegro di alcuni giocatori che sono ancora fermi in infermeria?
Qualsiasi sia la chiave, va trovata in fretta. Perché questo è un bello Spezia che meriterebbe tre punti a gara. E noi con lui.