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Kaprikas mura la porta, il “Fante de Spéza alla Del Piero”: Spezia agli ottavi di Coppa

Italiano ne cambia undici su undici, ma la mentalità è la stessa. “O Màgico” fa ballare la samba ai difensori del Bologna. Difesa da registrare: Ismajli non convince ancora. Agudelo fumoso, Agoumé lezioso

KAPRIKAS 8,5: Da Provedel al giovane lituano qualcuno se n’è accorto? Sempre “voto felliniano” rimane. Nel momento di maggior sofferenza per lo Spezia ci pensano le sue manone a dire di no ai felsinei. Almeno due interventi decisivi a tu per tu con Barrow. Importantissima anche una parata in uscita bassa sui piedi di Soriano. Nel primo tempo non cede neanche al morbido “lob” di Svanberg, sempre a tu per tu. Monumentale infine quando disinnesca il calcio di rigore a Barrow che poteva chiudere il discorso qualificazione al 90°.

SALA 6: Spinge moltissimo, soprattutto nel primo quarto d’ora, e mette in mezzo anche un paio di palloni interessanti. L’inizio arrembante delle Aquile lo favorisce. Fase difensiva da rivedere. (60° MATTIELLO 5,5: Ex di turno che continua a mettere nelle gambe minuti importanti. Tiene bene il campo e qualche volta riesce a farsi vedere in avanti, il problema è che in fase difensiva pecca ancora di ingenuità e nei supplementari perde un pallone veramente sanguinoso in maniera sciocca.)

ISMAJLI 5: Unico neo della serata del Dall’Ara. Per carità di testa non si discute e dovrà ancora trovare l’affinità con i compagni, ma appare lento e macchinoso, quasi impacciato. Perde troppi palloni, si fa spesso trovare troppo alto e infine commette il gravissimo errore del fallo nell’azione che porta alla ripartenza di Palacio che conquista il calcio di rigore.

CHABOT 6,5: Inizio difficile, soffre con la difesa così alta e con Ismajli affianco. Piano piano esce il difensore che abbiamo ammirato in questo inizio di stagione. Due interventi prodigiosi e salva risultati, tra l’altro puliti e precisi. Al 68° anticipa in area Orsolini che si stava liberando davanti a Kaprikas, al 110° mura un “rigore in movimento” di Barrow che avrebbe dovuto solo mettere in fondo al sacco.

MARCHIZZA 6: Molto propositivo in fase offensiva, si fa spesso trovare pronto mettendo in difficoltà, soprattuto nella parte iniziale della partita, la difesa rossoblu. Fatica di più in fase difensiva. (86° VIGNALI 6: Entra e presidia la corsia con qualche sparuta puntatina in avanti)

DEIOLA 6: Cuore e polmoni, quei giocatori che al “Picco” sono sempre amati, ma la qualità al momento è poca.

AGOUME’ 6: Il contrario di Deiola. Tecnicamente non si discute, anzi, ma se ci mettesse un po’ di “garra” in più potrebbe diventare davvero un giocatore interessante. Spesso eccede fino a diventare lezioso. (111° TERZI S.V.: Esperienza a servizio della squadra nel finale per aiutare a tenere il vantaggio. Presenza, da ex, N°198 in maglia bianca)

MORA 6: Non disdegna la “pugna” nel cuore del centrocampo. (86° MAGGIORE 8: Come con l’Atalanta: entra lui e lo Spezia cambia marcia. Con i suoi inserimenti tra le linee crea sempre superiorità numerica. Freddo a infilarsi tra le maglie della difesa felsinea e battere a tu per tu Da Costa. Sradica un pallone a centrocampo e fa ripartire un’azione di tre contro due per lo Spezia con assist perfetto ad Agudelo che non chiude il match, allora si mette in proprio entra in area dalla sinistra, arma il destro e segna “alla Del Piero” mandando la palla sul secondo palo. Se si chiamasse “Maggiorinho” ce lo farebbero rivedere e rivedere per settimane il replay)

AGUDELO 5,5: Tanto impegno, tante corse e scatti, ma poca ludicità. Partita genoresa, ma anche molto fumosa. Spreca il gol per chiudere il match dopo un assist perfetto di Maggiore.

PICCOLI 7: Corre, fa a sportellate, pressa tutti: gran lavoro offensivo del giovane di scuola Atalanta che porta subito in vantaggio le Aquile con un grandissimo sinistro all’incrocio dei pali. Al 91° riprova la stessa conclusione su assist di Farias, ma il pallone esce a fil di palo. Smette di correre e pressare gli avversari quando i compagni sono già sotto la doccia.

ACAMPORA 6: Per l’impegno e il sacrificio a disimpegnarsi in una posizione non sua. (60° DIEGO FARIAS 7,5: “O Màgico” entra e dà la scossa a ritmo di samba. Da vedere e rivedere il suo gol: aggancio del pallone con stop di tacco orientato a saltare Denswil e sinistro a giro sul secondo palo imparabile. L’assist per il gol di Maggiore e tante giocate di classe come il lancio al volo di prima intenzione per mandare in porta Piccoli. Chiama alla parata importante Da Costa con un destro al giro dal limite.)

ITALIANO 7,5: Cambiando gli interpreti il risultato non cambia. Eh sì ricorda una formula, ma è la realtà del suo Spezia. Undici giocatori undici diversi rispetto alla partita con l’Atalanta, stessa mentalità in campo. Schemi collaudati, voglia di aggredire gli avversari e di non mollare mai neanche in svantaggio. Il mantra da ripetere è il solito: “Dobbiamo imporre il nostro gioco!” e i suoi lo fanno anche al Dall’Ara.

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