L’agente Fifa commenta il post gara del Picco contro lo Spezia, commentando anche il momento del calciatore spezzino
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’agente Fifa Stefano Caira.
SU ROMA-SPEZIA. “Non è la prima volta in stagione che vediamo un atteggiamento difensivo della Roma, ma il fine giustifica i mezzi. La Roma non è una squadra in grado di imporre il proprio gioco neppure allo Spezia. A livello del valore dei calciatori, escludendo Dybala, nessuno tra i giallorossi potrebbero imporre il gioco della squadra”.
SULLO SPEZZINO ZANIOLO. “Zaniolo è uno dei giovani italiani più forti, almeno degli ultimi cinque anni. E’ necessario però abbinare anche la testa al talento, qualcosa ancora non funziona. Secondo me resterà alla Roma, anche se non sta rendendo al meglio. Ad oggi vuole cambiare aria, in ballo non c’è nessun aspetto economico o nessun discorso di ambizioni. È un giocatore che appassiona quando gioca bene, ma quando non riesce a rendere il discorso è differente. Non ha trovato la continuità adeguata per diventare un ottimo calciatore, possiede una grande forza fisica: forse è un interno di centrocampo, più che un esterno, ma non riesce a disciplinarsi maggiormente”.
SUI FISCHI A ZANIOLO. “Non offendendo nessuno, credo sia un discorso legato esclusivamente ad un suo aspetto mentale. Tutti i calciatori devono essere pronti mentalmente a qualsiasi reazione del pubblico, altrimenti non si può giocare in Serie A o in determinati palcoscenici. Ho conosciuto giocatori che si nascondevano dietro gli armadietti. È necessario avere qualcosa in più per giocare su un rettangolo di gioco, sono aspetti determinanti”.