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Torino-Spezia 2-1, le pagelle di CS: giornata davvero no per Erlic e Kiwior

Manaj lotta come un leone, ma non lo servono mai. Provedel tiene in partita le Aquile fino al raddoppio granata. Antiste rivitalizza una squadra spenta. Agudelo riaccende il gioco offensivo. Lo Spezia però regala una frazione agli avversari

PROVEDEL 6,5: Sul rigore è spiazzato da Lukic, ma poi fa il suo come sempre. Nella prima frazione ecco una grandissima respinta a tu per tu con Demba Seck. Nella ripresa con la mano di richiamo fa un miracolo sullo scavetto di Sanabria con lo spagnolo che gli si parava di fronte tenendo ancora in partita lo Spezia. Imparabile il gol del raddoppio del solito Lukic. Al 90° evita il tris respingendo con i piedi una conclusione dalla brevissima distanza di Vojvoda. Infine mette in porta Manaj con un assist prezioso sul quale l’attaccante albanese si conquista e poi trasforma un calcio di rigore.

AMIAN 6: Alti e bassi in una partita di grande corsa per il francese. Il duello con Vojvoda è molto fisico e a volte lo perde. Meglio nella ripresa quando ci ripropone i suoi consueti sganciamenti offensivi.

HRISTOV 5: Thiago Motta dice che rispetto all’inizio della stagione è il giocatore che è migliorato di più: ci fidiamo del mister, ma davvero non lo dimostra oggi contro il Torino. Il centrale bulgaro fatica come i colleghi di reparto. Meglio nella ripresa con un pacchetto difensivo a quattro rispetto alla difesa a cinque della prima frazione.

ERLIC 4,5: Terribilmente ingenuo il fallo su Sanabria con cui regala il calcio di rigore al Torino dopo appena 3′ minuti di gioco. Il conseguente giallo gli farà saltare anche la gara con la Lazio. Cerca di riprendersi nel corso della prima frazione e salva anche dal possibile raddoppio di Pjaca, ma la sua prestazione è insufficiente. Resta negli spogliatoi sostituito da Antiste. (46° ANTISTE 6,5: Frizzantino, dà quella vervé che era mancata nel primo tempo posizionandosi a destra e rientrando sul mancino. Con lui lo Spezia ha un atteggiamento diverso e fino al gol del raddoppio dei granata è più pericoloso degli avversari: in quel momento sembrava che le Aquile potessero davvero rimettere in piedi la sfida. Un ottimo rientro per il francesino.)

NIKOLAOU 5,5: Anche per lui una partita da alti e bassi nel primo tempo in cui soffre la pressione granata, ma resta sempre concentrato sugli avversari. Solo Demba Seck lo salta secco una volta, ma Provedel salva l’ellenico. Il centrale a sua volta salva in scivolata sul giovane ex Spal al termine della prima frazione. Cresce molto nella ripresa dove non soffre più, anche per un atteggiamento più propositivo delle Aquile.

SALVA FERRER 5,5: Parte veramente timoroso tanto che Thiago Motta lo richiama più volte alla spinta sulla corsia di sinistra, ma per tutto il primo tempo lo spagnolo fa rimpiangere le sgroppate di Reca. In fase difensiva meglio con un buon intervento in diagonale su Zima. (70° STRELEC 5: Se ce ne fosse stato bisogno si capisce sempre di più perché era da dieci partite che Thiago Motta non lo convocava: dal suo ingresso fino al triplice fischio, ossia 27′ minuti in campo, è totalmente nullo.)

AGUDELO 6: Primo tempo difficile per tutto lo Spezia e quindi anche per lui, ma è il suo cambio di passo, insieme all’ingresso di Antiste, che danno nuova linfa e verve alle Aquile nella ripresa. Alcuni spunti sono ottimi, mette palloni in mezzo e cerca la giocata, ma è raramente assistito.

KOVALENKO 5: Thiago Motta insiste, ma l’ucraino non lo ripaga. In fase difensiva si perde più volte Pjaca nella prima frazione, in fase offensiva si ricorda un solo cross messo al centro e per altro nel finale. Una sua punizione finisce direttamente in curva, impreciso anche nella battuta dei calci d’angolo che di solito tocca a Bastoni.

KIWIOR 4,5: Probabilmente la peggior partita da quando veste la maglia delle Aquile. Letteralmente sovrastato da Lukic e Ricci nel palleggio e anche a livello fisico. Gli manca la solita intensità mostrata in altri incontri. Corre a vuoto e senza costrutto. Come sempre nullo, o quasi, in fase di impostazione.

GYASI 5: Mezzala, poi esterno d’attacco per finire in difesa quasi da terzino. Tanta duttilità, ma poco costrutto. Quando prova a fare l’attaccante Zima in prima battuta e Bremer in raddoppio lo sovrastano. Nel primo tempo il suo apporto alla manovra offensiva è nullo, un pochino meglio nella ripresa.

MANAJ 6,5: Il suo tiro su punizione deviato da Sanabria in angolo al 47° è la prima conclusione verso la porta dello Spezia. Per vedere una parata di Vanja Milinkovic-Savic bisogna invece aspettare il 76° ed è sempre l’albanese a chiamarlo in causa. Nel primo tempo, in pratica, non viene mai servito dai compagni e può solo pressare gli avversari ingaggiando un duello veramente molto fisico con Bremer. Fare l’attaccante in quella maniera è difficile per tutti. Nel finale si conquista e trasforma un calcio di rigore: avercene di centravanti così!

 

ALL. THIAGO MOTTA 5,5: Le assenze di Reca e Maggiore, a cui si aggiunge Bastoni in panchina sono pesanti, ma l’atteggiamento della sua squadra nella prima frazione è completamente rinunciatario con cinque difensori, terzini che non spingono e Manaj lasciato da solo contro tre difensori granata. A conferma di ciò nessun tiro né in porta né fuori nella prima frazione. L’ingresso di Antiste all’intervallo al posto di un difensore come Erlic e un atteggiamento più offensivo mettono in mostra un’altro Spezia, almeno più intraprendente. Con il senno di poi 90′ minuti come la ripresa e forse un punto dallo stadio “Grande Torino” si poteva portare a casa. Chiudiamo con una domanda: ma Verde ancora in panchina non poteva servire?

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