Terzo nome legato alla storia dello Spezia Calcio pronto a fare il suo ingresso nella “Hall of Fame” del Club di via Melara. Venerdì sera, in occasione della sfida casalinga con il Brescia al “Picco“, toccherà all’ex centrocampista Nicola Padoin. Il mediano di Montebelluna indossò la maglia bianca in due periodi distinti collezionando complessivamente 131 presenze con 9 gol e 2 assist conquistando lo storico ritorno in Serie B dopo 55 anni nel 2005/2006 e la storica salvezza ai Play-Out contro il Verona l’anno successivo. Nella seconda esperienza invece, quella dopo il fallimento, la vittoria in Lega Pro 2 con il salto al campionato superiore. Attualmente ricopre la carica di Responsabile Organizzativo del Settore Giovanile dello Spezia Calcio.
Ma nell’immaginario collettivo di tutti i tifosi aquilotti, e non solo, Nicola Padoin sarà sempre “L’uomo che segna con una gamba sola” alla Juventus il gol dell’incredibile vittoria per 2-3 in casa dei bianconeri. Tre punti fondamentali per spingere la squadra di Antonio Soda a disputare i Play-Out. Una rete rimasta storica non solo per l’importanza del risultato e il blasone della squadra sconfitta, ma anche per la voce del telecronista di quella gara Fabio Caressa che riecheggia sempre nelle menti dei tifosi aquilotti quando si pensa a quella partita.
La squadra di Antonio Soda fece un vero e proprio miracolo imponendosi per 2 – 3 al 90°. Il vantaggio lo mise a segno il centrale difensivo Pecorari risolvendo un batti e ribatti in area e scagliando la palla alle spalle di un giovane Mirante. Passano appena due minuti e Trezeguet fulmina dal cuore dell’area di rigore il portiere ospite Santoni: tutto da rifare. Nella ripresa Guidetti, il solito Max, prende per mano i suoi. Lungo rilancio di Santoni che rimbalza al limite dell’area, il N°11 bianco per eccellenza non ci pensa due volte: pallonetto da leccarsi i baffi sull’uscita di Mirante e Spezia di nuovo in vantaggio. Anche in questo caso immediato il pareggio juventino siglato in “tap-in” da Bianco dopo respinta di Santoni su precedente conclusione di Giovinco. Lo Spezia non ci sta, sa che deve vincere e allora getta il cuore oltre l’ostacolo: Confalone ci riprova come all’andata, ma il palo esterno salva Mirante. All’89° e 44″ c’è ancora lo zampino di Guidetti: recupero palla sulla trequarti ai danni di Bianco e sfera ceduta a Padoin, il centrocampista claudicante per un infortunio da quasi mezzora, scambia con Max e si presenta davanti a Mirante, lo supera lateralmente e scaraventa la palla all’incrocio dei pali. E’ il gol che incastonerà nella storia la telecronaca di Caressa: “Padoin, Padoin, Padoin, con una gamba sola, al novantesimo, con una gamba sola, al novantesimo!” Ne sono sicuro, rileggendola avete sentito la voce di Caressa e vi è venuta la pelle d’oca. In pieno recupero Santoni mura Bojinov ed ecco materializzarsi una storica vittoria. L’Arezzo di un furibondo Antonio Conte vince a Treviso, ma non serve e lo Spezia va al Play-Out con l’Hellas Verona.
Il sentimento che pervade la città in quel momento è di aver partecipato da protagonisti a un pezzo di storia calcistica delle Aquile. Tutti si ricordano dove hanno vissuto quella rete, un po’ come il rigore di Grosso nel 2006 per festeggiare il Mondiale dell’Italia di Lippi. Una rete storica. Ora il giusto riconoscimento con l’ingresso nella “Hall of Fame” del Club di via Melara.