Intervista del collega Armando Napoletano al giornalista Enzo Bucchioni: ecco le principali dichiarazioni rilasciate al Il Secolo XIX dal collega in materia di Spezia.
SALVEZZA DIRETTA DIFFICILE – «Molto difficile, definiamola così, visto che siamo solo a otto giornate dalla fine. È una cosa complessa, la B è questa, ma l’odierno campionato lo vedo ancora più avvincente, sia in testa sia in coda. Corrono tutte»
SPEZIA-ASCOLI – «I marchigiani tecnicamente cedono qualcosa agli aquilotti, ma sono partite che possono essere condizionate da qualunque episodio. Ora nessuna delle due si può permettere un singolo errore, lo paghi caro».
SQUADRA CHE ANDAVA RESETTATA DOPO LA RETROCESSIONE – «Durante la stagione, spesso, è stata una squadra che non aveva le caratteristiche per fare la serie B; se un giocatore non ha voglia, non puoi farci nulla. E a volte questo capita inconsciamente. Se retrocedi, devi cambiare tutto, aria compresa, non puoi fermati, a meno che tu non abbia campionati dentro. La Fiorentina retrocesse e fece la B con Effenberg, per dire, ma qui è altra cosa».
LA FINE DI UN CICLO – «Era abbastanza chiaro che fosse finito un ciclo con il secondo anno di A. Già a quel punto andava cambiato qualcosa, ma non l’hanno fatto fino in fondo. Poi retrocedi, in quella maniera e non realizzi. Solo a gennaio 2024 ho visto fare cose da B, con l’arrivo di Luca D’Angelo, che ha dato un pensiero più concreto alla squadra: meno gioco, più forza, più punti, meno fronzoli. Non puoi fare la B nelle condizioni in cui l’ha fatta inizialmente lo Spezia, e non so bene, da distante, di chi sia la colpa».
LO SPEZIA CON D’ANGELO – «Il nuovo mister ha dato personalità e voglia, carattere, ma il problema è che hai perso troppo tempo prima, ed ora, se sbagli un colpo sei finito o quasi».
SQUADRA DA RIFARE – «Le intuizioni giuste, che non mi sembrano abbiano avuto. Ogni categoria ha il suo profilo, la A con la B non c‘entra nulla. Mandavi via tutti e rifacevi una squadra da capo».
MACIA NON C’ENTRA CON LO SPEZIA: NON HA CONOSCENZA DELLA B – «Lo conosco da anni, persona corretta e preparata, a Firenze fece molto lavoro; ma non capisco cosa c’entri con una realtà come quella dello Spezia. Non penso abbia conoscenza della serie B e di certe dinamiche e anche in A ha sbagliato molto. Non si può dare per scontato che a gennaio sei salvo, e fare un mercato così disastroso. Ed anche la vicenda Gotti non è che sia stata gestita bene. In B poi serve un direttore che conosca anche gli angoli peggiori, la gente, i giocatori che determinano e quelli che non servono a nulla. Non puoi scegliere un allenatore che s ogni, non serve giocare bene, devi andare a maggiore sostanza».
SCATTO PER LA SALVEZZA – «Anch’io da distante credo alla salvezza, ma serve lo scatto, fare punti ovunque e sperare anche che le altre rallentino, questa B è veloce».