Oggi su Il Secolo XIX, a firma di Armando Napoletano, lunga intervista all’ex direttore generale dello Spezia Rocco Russo colui che era in sella alla Società di via Melara nella storica promozione in Serie B della stagione 2006-2007 e della successiva salvezza al Play-Out contro il Verona. Russo era presente a Reggio Emilia per la gara che la squadra di mister Luca D’Angelo ha pareggiato contro i granata di Nesta. Queste le sue impressioni rilasciate al quotidiano:
SPERANZE SALVEZZA – «Hanno lo spirito e la forza giusta per salvarsi, e sarebbe un’impresa, visto come si è messa la stagione. Non sarà facile, ma la vedo possibile»
IL CAMBIAMENTO RISPETTO ALLA SQUADRA DI ALVINI – «Hanno mutato pelle, il mercato li ha cambiati ad un certo punto. Hanno un altro spirito e molte motivazioni in più. Non credo sia facile salvarsi in un campionato di serie B storicamente, in questo ancora di più; ma devo dire che qualcosa si è mosso e questo può portare alla salvezza».
NAGY, FALCINELLI E GLI ALTRI – «Nagy, calato nel finale perché aveva corso tantissimo, ma prezioso nel mezzo e nell’equilibrio generale. Poi Falcinelli, ma è tutto l’assieme che funziona diversamente dall’andata, quando la squadra forse era piena di gente che non era entrata nella mentalità della categoria».
IN B PUO’ SUCCEDERE DI TUTTO – «La B insegna tanto, tutto può succedere; mai come in questa stagione vedo squadre che, anche nella bassa classifica, se la giocano. Ho seguito Ascoli-Lecco dell’ultimo turno, e devo dire che il risultato mi sembra troppo largo. Il Lecco ha giocato la sua partita, ha avuto occasioni, non ha mollato dopo i due rigori, ma poteva fare molto meglio, contro una compagine, l’Ascoli che ha le sue difficoltà. Dicono di volersi salvare direttamente senza play out, sarà durissima. Non solo per loro, ma per tutte quelle in fondo alla graduatoria»
LA LOTTA SALVEZZA – «Lo Spezia ha in mano una parte del suo destino, perché deve vincere contro Ascoli e Lecco in casa. Se lo fa, mette sicuramente dietro qualche formazioni, guardando con fiducia anche a quello che avviene davanti; la Reggiana, come il Bari o il Cosenza, devono fare attenzione, quelle fino a quota 37 sono coinvolte. Le retrocessioni recenti di Benevento e Spal dimostrano che non puoi fare i conti sulla forza tecnica e sul blasone, conta tanto altro. E l’ultima B, mi sembra una delle più forti e combattute degli ultimi decenni».
LE DIFFICOLTA’ REALIZZATIVE – «Lo Spezia paga moltissimo il fatto di non avere oggi un attaccante che punti l’area di rigore e la profondità, scontando anche da ultimo l’infortunio di Giuseppe Di Serio. Falcinelli a me è piaciuto molto, ma resta u na seconda punta di appoggio; Pio Esposito bravo, ma molto molto giovane, forse troppo. Lo Spezia deve ovviare a questo handicap anche perché le altre hanno tutte in rosa attaccanti importanti. Il Cosenza ne ha tre, lo stesso Ascoli ne ha perso uno come Mendes per infortunio. La Ternana ha avanti giovani, ma interessanti, Bari e Pisa anche più esperti. E poi, ripeto, vedo tutte giocarsela; la Feralpisalò al Mapei Stadium, contro la Reggiana, ha pareggiato in nove, vedo che nessuno molla un centimetro e siamo quasi ad aprile. Purtroppo lo Spezia sta pagando l’andata negativa e speriamo che riesca a colmare il gap che si è creato tra l’estate e il mercato di riparazione. Perché da metà gennaio è tutta un’altra storia»