«Il no di Robert Platek al sindaco Peracchini è un vero schiaffo a tutta la città». Parole in musica di Andrea Orlando che torna a parlare ancora una volta di Spezia Calcio e lo fa dai microfoni dei colleghi de Il Secolo XIX.
Orlando specifica che «c’è una questione istituzionale che va oltre quella sportiva» visto che «Il sindaco della città ha chiesto un incontro al proprietario della squadra per avere informazioni riguardo allo stato di grave crisi e l’interessato ha fatto sapere che se il sindaco lo ritiene può parlare con il fratello, altro Platek, ma senza alcuna delega. Immaginate se il proprietario di una qualunque attività ubicata nel nostro Comune, convocato a fronte di una crisi imprenditoriale che mette a rischio posti di lavoro e investimenti, si rifiutasse di interloquire con il primo cittadino».
Poi Orlando conclude il proprio intervento con queste parole: «Quello di cui stiamo parlando non è un’attività economica qualunque, il suo patrimonio si è accumulato nel tempo grazie al supporto materiale dell’ente che il sindaco guida e con la passione di molti cittadini. Il fatto che Peracchini sia un mio avversario politico passa assolutamente in secondo piano rispetto alla gravità della condotta»