L’ex calciatore Alfonso Camorani ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di PianetaSerieB. Nel corso di questa ha parlato in modo approfondito dello Spezia Calcio, club in cui ha militato nella stagione 2007-08 collezionando 35 presenze ed 1 gol nel campionato cadetto. Ecco cos’ha detto:
ANDAMENTO DELUDENTE – “Premetto che sono molto legato allo Spezia ed all’ambiente spezzino visto che mio figlio è nato lì. Attualmente c’è una società forte e sana ma, sinceramente non mi sarei mai aspettato un campionato del genere. É chiaro che quando si retrocede dalla Serie A non è facile poi tornare subito in alto. Il campionato di Serie B è tra i più difficili al mondo e riserva sempre tante sorprese, in poche partite può cambiare tutto. Ovviamente nulla è ancora deciso, la stagione è lunga e, secondo me, fino alla Sampdoria se la possono giocare tutti quanti”.
GLI ERRORI – “Ritengo che il primo grande errore sia stato esonerare mister Gotti lo scorso anno in Serie A, per me è un grande allenatore. Capisco che a decidere siano sempre presidenti e direttori ma se prendi un tecnico, ed hai un progetto in mente con lui, devi metterlo nelle condizioni di poter lavorare con tranquillità, a prescindere dai risultati. Il secondo grande errore è stato quello di mandar via calciatori importanti come Nzola senza poi sostituirli adeguatamente”.
DA ALVINI A D’ANGELO – “Le colpe non possono essere sempre e solo dell’allenatore. Lo Spezia, secondo me, ha una signora squadra ed i punti che ha in classifica non rispecchiano la qualità della rosa. Purtroppo quando la stagione parte con il piede sbagliato poi si deve andare a rimediare, in un modo o nell’altro. Il campionato, però, è lungo e ci sono ancora tante partite da giocare. Mister D’Angelo, che io ho avuto la fortuna di conoscere a Caserta, sa far bene il suo lavoro, ci mette amore e passione e già con il Pisa ha ottenuto ottimi risultati”.
MERCATO INVERNALE – “Il mister sa bene dove e come intervenire. Però, ripeto, non è tutto da buttare; ci sono tanti calciatori importanti ed anche di prospettiva come, ad esempio, Kouda”.