Con Daniele Verde è stato il migliore in campo per lo Spezia contro il Venezia. E dire che in precedenza Alvini aveva adattato Amian e Cassata a ruoli non propri relegando il classe 2003 in panchina
Oltre alla confortante prestazione di Daniele Verde contro il Venezia un altro sorriso lo ha strappato sicuramente il giovane Bertola la cui prova, la prima da titolare in maglia aquilotta in campionato dopo due spezzoni in Serie A con Thiago Motta, una gara di Coppa Italia contro il Lecce e il prestito della scorsa stagione all’Aquila Montevarchi in Serie C, è stata davvero positiva. Il giovane centrale difensivo non ha sofferto l’emergenza del reparto, out per infortunio i vari Muhl, Hristov, Wisniewski e acciaccato Gelashvili, riuscendo anche in due ottimi salvataggi difensivi nel corso della ripresa prima di uscire per crampi.
Il giovane aquilotto non si è fatto intimorire né dalla rapidità di Johnsen né dalla vena realizzativa di Pohjanpalo tenendo entrambi gli attaccanti nordici del Venezia a bada. Viene da chiedersi come mai in precedenza Alvini non abbia pensato a lui quando Muhl non aveva dato le giuste risposte né con il Sudtirol né tantomeno con il Catanzaro o quando contro il Como era stato mandato allo sbaraglio l’appena arrivato Gelashvili. Il tecnico aquilotto in precedenza aveva preferito adattare Amian centrale e Cassata terzino destro relegando sempre in panchina Bertola.
Ora la prova offerta contro il Venezia è un punto di partenza importante per il ragazzo classe 2003 che sicuramente ha scalato posizioni nelle gerarchie difensive risultando più efficace anche del capitano Nikolaou non apparso al meglio contro i lagunari. Un ragazzo su cui ci sembra giusto puntare anche nell’immediato futuro e anche quando i vari infortunati ritorneranno a disposizione.