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Amarcord: quella volta che “Padoin con una gamba sola” diede un dispiacere alla Juventus

La vittoria in casa della Juventus permise alle Aquile di Soda di accedere al Play-Out, poi vinto, proprio contro quel Verona con cui domani sera ci si giocherà la permanenza in Serie A

Era il 10 giugno del 2007 e lo Spezia doveva vincere all’ultima giornata di campionato di Serie B che si sarebbe disputata in casa della Juventus per agganciare i Play-Out e non retrocedere in Serie C.

Quella Juventus aveva stravinto il campionato cadetto nonostante la forte penalizzazione in classifica centrando con grande anticipo la promozione in Serie A.

La squadra di Antonio Soda fece un vero e proprio miracolo imponendosi per 2 – 3 al 90° minuto.

Il vantaggio lo mise a segno il centrale difensivo Pecorari risolvendo un batti e ribatti in area e scagliando la palla alle spalle di un giovane Mirante.

Passano appena due minuti e Trezeguet fulmina dal cuore dell’area di rigore il portiere ospite Santoni: tutto da rifare.

Nella ripresa Guidetti, il solito Max, prende per mano i suoi. Lungo rilancio di Santoni che rimbalza al limite dell’area, il N°11 bianco per eccellenza non ci pensa due volte: pallonetto da leccarsi i baffi sull’uscita di Mirante e Spezia di nuovo in vantaggio.

Anche in questo caso immediato il pareggio juventino siglato in “tap-in” da Bianco dopo respinta di Santoni su precedente conclusione di Giovinco.

Lo Spezia non ci sta, sa che deve vincere e allora getta il cuore oltre l’ostacolo: Confalone ci riprova come all’andata, ma il palo esterno salva Mirante.

All’89° e 44″ c’è ancora lo zampino di Guidetti: recupero palla sulla trequarti ai danni di Bianco e sfera ceduta a Padoin, il centrocampista claudicante per un infortunio da quasi mezzora, scambia con Max e si presenta davanti a Mirante, lo supera lateralmente e scaraventa la palla all’incrocio dei pali.

E’ il gol che incastonerà nella storia la telecronaca di Caressa: “Padoin, Padoin, Padoin, con una gamba sola, al novantesimo, con una gamba sola, al novantesimo!

Ne sono sicuro, rileggendola avete sentito la voce di Caressa e vi è venuta la pelle d’oca.

In pieno recupero Santoni mura Bojinov ed ecco materializzarsi una storica vittoria.

L’Arezzo di un furibondo Antonio Conte vince a Treviso, ma non serve  retrocede in Serie C. Lo Spezia va al Play-Out con l’Hellas Verona. Corsi e ricorsi storici che ritornano proprio ora che lo spareggio salvezza di domani varrà invece la permanenza in Serie A.

Saranno altre due partite al cardiopalma e poi la salvezza e la permanenza in cadetteria.

Il sentimento che pervade la città in quello momento è di aver partecipato da protagonisti a un pezzo di storia calcistica delle Aquile.

Ecco, che lo spirito di Soda, Guidetti, Padoin e tutti quei ragazzi del 2006/2007 accompagni gli aquilotti domani sera allo “Stadium“: le imprese sono possibili, lo Spezia è lì a dimostrarlo!

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