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Meluso: “Che accoglienza al “Picco” venerdì scorso: uno stadio magico con il pubblico!”

L’ex diesse aquilotto: “In Serie A non ti puoi mai rilassare, ma lo Spezia ha le potenzialità per salvarsi. Come punti di forza delle Aquile cito Verde, Nzola e Agudelo!!

L’ex Direttore Sportivo dello Spezia Mauro Meluso, ancora sotto contratto fino al prossimo 30 giugno 2023 con il sodalizio di via Melara, ha assistito alla gara tra le Aquile e la Lazio dalla tribuna del “Picco“.

Il dirigente è poi intervenuto ai microfoni del collega Fabio Bernardini sulle pagine de La Nazione.

Ecco le sue principali dichiarazioni.

ACCOGLIENZA INCREDIBILE VENERDI’ SCORSO AL PICCO –Atmosfera eccezionale, i tifosi mi hanno accolto in modo incredibile, meritano lo Spezia in Serie A, la squadra ha le potenzialità per salvarsi“.

PRIMO RITORNO AL “PICCO” –Dal mio esonero non ero più tornato e debbo dire che ho provato una sensazione particolare. Le partite della mia gestione furono disputate, purtroppo, senza spettatori, da avversario ero abituato a vedere lo stadio spezzino ricolmo di ardore e calore, il dodicesimo uomo in campo. Venerdì scorso ho rivissuto questo entusiasmo. Tra l’altro si tratta di un impianto migliorato, la curva Piscina è stata completata, c’è un colore diverso e poi la curva Ferrovia è sempre piena di grande passione. Quando ho sentito l’inno dello Spezia la mente è andata ai momenti in cui quelle note ci davano la forza giocando con gli spalti deserti, all’epoca all’udire ‘Non siete soli’ mi si riempiva il cuore, è stato così anche nel match contro la Lazio“.

SPEZIA-LAZIO 0-3 –Le squadre come la Lazio, dove vi militano grandi campioni, hanno la peculiarità che quando si commette un errore ti puniscono. La partita era stata preparata bene da mister Semplici, mi ha ricordato un po’ la gara che disputammo noi contro il Milan quando Italiano alzò Maggiore. L’attuale tecnico aquilotto ha pensato bene di alzare Bourabia per attaccare gli avversari più alti, una mossa giusta. Purtroppo lo Spezia non è riuscito a fare il gol che avrebbe meritato nei primi quaranta minuti di gara. Le Aquile non avrebbero meritato un passivo così pesante“.

LOTTA SALVEZZA –La grossa differenza tra la Serie A e le altre categorie è che non ci si può mai rilassare. In B o in C i nove punti di vantaggio che lo Spezia ad un certo punto aveva dal Verona avrebbero dato margini di tranquillità, in Serie A non è così. Il mio Spezia, non a caso, si salvò alla penultima partita contro il Torino vincendo. Credo che la corsa salvezza sia un discorso tra la Salernitana, il Lecce, lo Spezia, il Verona, la Samp e la Cremonese. Lo Spezia ha le potenzialità per salvarsi, naturalmente glielo auguro per l’affetto che nutro nei riguardi del popolo spezzino“.

PUNTI DI FORZA DELLE AQUILE – “Ne cito tre: Verde, che ho rivisto meglio venerdì scorso dopo i tanti problemi avuti per gli infortuni, Nzola e Agudelo. Sono tre giocatori che potrebbero essere determinanti perché hanno qualità che in passato hanno permesso allo Spezia di salvarsi. Hanno spunti di tecnica tali da poter fare la differenza, soprattutto in previsione dei campi asciutti dove la velocità diventerà determinante“.

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