Di rabbia, di prepotenza, per mettersi alle spalle tutto quello che era stato la scorsa stagione e culminato con il famoso episodio contro l’Inter. Nzola si porta a spasso la difesa nero azzurra, serve l’assist a Maldini e sigla il gol che fa esplodere il “Picco“
Quanta acqua è passata sotto i ponti dal “famoso orecchino” di M’Bala Nzola al “Picco” contro l’Inter, dal cambio dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo di un Thiago Motta che il N°18 dello Spezia non lo ha mai digerito.
Chissà che liberazione quel gol segnato su rigore che è valso il ritorno alla vittoria tra le mura amiche di uno Spezia che non vinceva in casa addirittura dal 2-1 in rimonta sulla Sampdoria dello scorso settembre.
Vogliamo parlare di numeri? Ok il rigore trasformato da Nzola è il 12° gol dell’attaccante franco angolano in campionato, suo record personale in Serie A. 12 gol realizzati sui 23 complessivi delle Aquile: più del 50%.
A questo aggiunge anche il secondo assist stagionale portandosi a spasso di prepotenza Acerbi (si proprio quello del gol in fuorigioco della Lazio della scorsa stagione!) e servendo a Maldini su un piatto d’argento il pallone del momentaneo 1-0. Poi il pargolo di papà Paolo ci mette sicuramente del suo con un destro piazzato all’angoletto basso che non dà scampo ad Handanovic.
Ma torniamo a Nzola: palloni che gli vengono serviti? Proprio pochi almeno contro l’Inter, ma lui impegna da solo la retroguardia a tre dei nero azzurri portandosi a spasso i marcatori avversari come fossero fuscelli al suo passaggio.
Di grinta, di rabbia, di prepotenza come quella prepotenza che ci mette in quell’azione nel finale quando ne salta tre, ma poi stremato si fa portare via il pallone dal quarto nero azzurro che lo affronta con tutto lo Spezia rintanato che lancia il suo gladiatore contro la difesa avversaria.
Tutta quella prepotenza in cui dichiara di voler segnare il più possibile per salvare il suo Spezia, tutta quella prepotenza con cui in questa stagione si è lasciato alle spalle un orecchino “maledetto“ con buona pace dell’Inter uscita sconfitta dal Picco. Festa per o 115 anni dalla fondazione dell’Inter rovinata da M’Bala e dallo Spezia. Insomma: spiaze, ma non troppo!