Finalmente il centrocampista svedese si è sbloccato risultando sempre più decisivo per gli equilibri dello Spezia. Vanta oltre 320 presenze all’attivo tra Serie A e Coppa Italia, è il leader silenzioso della squadra
Se due indizi fanno una prova tre partite giocate a grandi livelli iniziano a essere quasi una sicurezza: la sicurezza che lo Spezia ha ritrovato il vero Albin Ekdal.
Dopo un periodo di appannamento iniziale e una lunga ripresa da un infortunio nelle ultime tre gare, guarda caso coincise con il ritorno al 4-2-3-1, si è visto veramente quello che il regista svedese può dare a questo Spezia.
Ossia tanta esperienza, tanta calma in situazioni difficili, copertura davanti alla difesa e anche regia illuminata.
I progressi si erano già notati nella sconfitta contro la Juventus, ma è stata la prestazione in casa dell’Udinese la vera ciliegina sulla torta con quel pallone recuperato a Success dopo pochi minuti e subito verticalizzato a Nzola per il gol del momentaneo 0-1.
Lui dal canto suo vuole mettere a disposizione la grande esperienza maturata in Serie A al servizio di un gruppo giovane come quello aquilotto. Del resto 322 presenze e 14 gol con 13 assist tra massimo campionato e Coppa Italia non sono numeri che tanti possono vantare nella rosa di Semplici, ma più in generale in Serie A.
Di questi 18 presenze e 2 assist in campionato in maglia bianca e 2 gare in Coppa Italia. A queste aggiunge anche 66 presenze con la Nazionale Maggiore della Svezia.
Un acquisto fortemente voluto da Pecini che lo conosceva bene per la lunga esperienza comune alla Sampdoria, un giocatore sempre difeso da mister Gotti sia dalle critiche dei tifosi, ma anche durante la sessione di mercato quando sembrava che potesse lasciare il sodalizio di via Melara.
Un elemento ora imprescindibile per mister Leonardo Semplici che porta esperienza, equilibrio, intelligenza e sempre più calato nel ruolo di leader silenzioso della squadra!